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Abbattere i costi

di Edoardo Blandino

Ingaggi alti e squadra in B sono due fattori incompatibili per una società di calcio. L’imperativo è vendere o almeno provarci. Già è difficile...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Ingaggi alti e squadra in B sono due fattori incompatibili per una società di calcio. L’imperativo è vendere o almeno provarci. Già è difficile cedere i giocatori ad altre squadre dopo la stagione negativa che ha avvolto tutta la squadra granata, ancora di più lo diventa se questi calciatori hanno stipendi da squadre di medio-alta classifica. Dunque spetterà a Foschi trovare società disposte a tesserare i giocatori in esubero, perché, in un modo o nell’altro, il monte ingaggi va abbattuto. Cessione, comproprietà o prestito sono le vie più percorribili, ma forse non sono le uniche. Le spese societarie devono calare, non è importante come. Ecco allora che esiste un’altra via. Forse non è la più semplice, né è detto che funzioni, ma può essere un’alternativa, o perlomeno può essere integrata alle strategie di vendita. E si tratta della ridiscussione dei contratti. Non tutti i giocatori hanno la clausola nel contratto che prevedere una riduzione in caso di retrocessione. Abbruscato ce l’ha, ma è anche uno dei pochi non colpevoli di questa negativa annata. Barone, Rosina e Sereni sono solo tre esempi di accordi stipulati in periodi migliori che ora gravano pesantemente sul bilancio della società. Ieri Cairo, a Sky, ha dichiarato che per il capitano granata ci sono delle sirene tedesche, ma l’intenzione è quella di trattenerlo. Ecco, se davvero c’è questa volontà, allora con il numero 10 potrebbe essere attuata la via del ridimensionamento dell’ingaggio. Ci sarebbe così anche un motivo per capire il reale attaccamento che questo giocatore ha verso la maglia granata. Nessuno dipendente, milionario o meno, vuole ridursi la mensilità, neppure se sa di aver lavorato male, a meno che non ci siano altri fattori che intervengono nella scelta. È impensabile che questa soluzione venga proposta a tutti ed è anche impensabile che tutti accettino. Quindi vendere (e rischiare anche di svendere) sarà necessario, ma non è detto che alla fine Foschi non riesca convincere qualcuno. Spetterà alla società convincere i giocatori e ai calciatori fare le necessarie valutazioni.