Abbonamenti a rilento

Non si può dire vada a gonfie vele, la campagna abbonamenti del Torino per la stagione 2010-2011. Dopo aver faticato a raggiungere un numero a quattro cifre in quanto a tessere vendute, ora continua a procedere a rilento la vendita, e difficilmente si arriverà ad eguagliare il risultato dello scorso anno, già non esaltante (il Torino arrivava da una dolorosissima retrocessione). Eppure, quest'anno non è una pregressa delusione a frenare la corsa ai posti: tanti gli elementi che concorrono, dal calo generale che colpisce il calcio, ai prezzi non proprio alla portata di tutti (€ 95 per il più economico posto di curva); ma soprattutto la Tessera del Tifoso. Il discusso provvedimento governativo ha portato al fermo "no" della tifoseria organizzata, ma anche molti "liberi sostenitori" sono stati frenati nei loro propositi, ritenendo vessatoria la nuova richiesta di identificazione (quando già il biglietto nominativo faceva questa funzione) e poco chiara l'essenza di carta di credito revolving insita proprio nella Tessera. Presso i botteghini c'é chi cerca di dissuadere chi vi si reca dal sottoscriverla. Il brusco calo si verificherà in ogni stadio, ma certo è doloroso che persone che si abbonavano regolarmente da anni, da decenni, siano portate alla stanchezza dalla mole di provvedimenti straordinari e tappabuchi che sostituiscono una legge (e soprattutto la sua applicazione) lasciando di fatto sempre più vuoti gli stadi. Il Torino partirà dunque in sordina, complice anche lo scarso numero di tessere vendute; non sempre le aspettative alte vengono rispettate, dunque forse non sarà un male che le attese siano moderate. I botteghini dello Stadio Olimpico, presso i quali -come si diceva- non si stanno formando code come un tempo, saranno invece del tutto chiusi (comunica il Torino FC) da oggi fino a lunedì, causa concerto degli U2. Un'occasione in cui l'Olimpico sarà tutto pieno, sperando non sia l'ultima in questa stagione.