La partita dell’andata a Pescara fece capire al Toro quante insidie nasconde la serie B. Dopo i due successi consecutivi raccolti contro Sassuolo e Novara si ipotizzava un turno semplice, sul campo di una neopromossa che stava attraversando un momento non positivo. Invece, i granata tornarono a casa senza punti e con il morale sotto i tacchi.
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Abruzzesi seconda miglior difesa esterna
La partita dell’andata a Pescara fece capire al Toro quante insidie nasconde la serie B. Dopo i due successi consecutivi raccolti contro Sassuolo e Novara si ipotizzava un turno semplice, sul campo di una neopromossa che stava...
Sabato sarà, quindi l’occasione per il riscatto, per provare a cancellare anche un inizio di 2011 che ha portato solo delusioni in casa Toro. La più recente quella di Novara, con un infinito numero di tentativi verso la porta avversaria e neanche una rete. Situazione diametralmente opposta rispetto a quella che sta vivendo il Pescara. Dopo la vittoria di sabato ai danni del Varese l’aria che si respira nella città abruzzese è frizzante, i playoff non sembrano più soltanto un sogno da inseguire. Ma sono lì, ad un passo e sabato all’Olimpico per Sansovini e compagni sarà un po’ la prova di maturità. Se otterranno un altro risultato positivo, sarà impossibile nascondersi ancora dietro ad un dito.
I numeri in trasferta sono dalla loro parte: il Pescara è la seconda miglior difesa lontano da casa con tredici gol subiti, alle spalle solamente dell’Atalanta, e contro le cosiddette grandi ha sempre fornito buone prestazioni. Di fronte avrà, però, un Toro che in casa ha sempre segnato almeno un gol nel corso di questo campionato. Si annuncia, quindi, una sfida tutta da seguire, nella quale Lerda spera di ricevere un aiuto dal suo passato (allenò a Pescara nella stagione 2007/2008) per salvare la panchina.
(foto: M. Dreosti)
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