"Si è formato come atleta e come uomo indossando la maglia granata. Non ha mai accettato i compromessi, per questo a vent'anni appena compiuti ha abbandonato il nido e si è dato da fare per dimostrare di poter diventare grande. Alfred Gomis, oggi in forza al Bologna, a 23 anni ha già alle spalle oltre 10.000 minuti da professionista tra i pali di Cesena, Avellino e Crotone. L’esordio in Serie A è il primo obiettivo, quello con la maglia del Toro tra i “grandi” gli è sfuggito per un soffio (almeno per il momento, visto che è ancora giocatore di proprietà granata). Una chiacchierata a 360° con uno dei portieri più atteso dai tifosi granata negli ultimi anni, lui doppio ex di Crotone e Torino, che sarà probabilmente importante uomo-mercato a gennaio, visto il prossimo ritorno di Antonio Mirante tra i pali del Bologna.
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Alfred Gomis: “Non ero ancora pronto per il Toro. Il futuro? Tante cose in ballo”
Esclusiva TN / Il portiere in prestito al Bologna: "Mihajlovic con me sempre diretto. Boyé mi ha sorpreso. Crotone? Sarà una bella partita"
"Alfred Gomis, Il Crotone è stata la sua prima esperienza tra i professionisti. Sono stati coraggiosi a lanciarla subito titolare per tutto il campionato nonostante i suoi vent'anni?
""Coraggiosi" è relativo, perché lanciano molti giovani ogni anno, è una loro consuetudine. Devo molto a Mister Drago che ha creduto in me fin da subito. Crotone per me è stata una bella realtà.
"La storica promozione in Serie A dell’anno scorso è stata un evento per tutta la città. Che tipo di piazza è Crotone per un calciatore? Che differenze ha notato arrivando da Torino?
"Una piazza tranquilla, senza pressioni, che lascia lavorare serenamente i ragazzi. A Crotone sono abituati da sempre ad avere a che fare coi giovani. La società è organizzata, ma certo il Torino è un club di un altro livello. Brutto comunque fare paragoni.
"All'inizio del ritiro con il Torino quest’anno il titolare designato da Mihajlovic era lei. Poi due sbavature nelle amichevoli estive e ha perso la sua fiducia. Pensa che la decisione dell’allenatore sia stata giusta o credeva di meritare un po’ di tempo in più per dimostrare il suo valore con il Toro?
"Quando arrivai in ritiro probabilmente non ero pronto mentalmente a diventare il titolare del Torino, poi mi sono ripreso grazie al Bologna che quando ha avuto l’esigenza mi ha portato qua. Li ringrazio per avermi aiutato in modo fondamentale a recuperarmi.
"Come le ha comunicato la sua scelta? Che tipo di rapporto aveva e ha con lui? La ha rassicurata su un suo impiego per la prossima stagione?
"Il Mister mi ha comunicato la scelta normalmente, è un uomo molto diretto e io lo apprezzo molto. Mi ha parlato in modo chiaro ed onesto, facendomi un in bocca al lupo per la mia avventura qua a Bologna. È ancora prematuro pensare al prossimo anno, ci sono tante situazioni in ballo.
"L’arrivo di un portiere di fama internazionale come Joe Hart ha stravolto le gerarchia dei portieri. Lei avevi l’esigenza di giocare e non sarebbe rimasto per fare il secondo a Padelli. Invece avrebbe accettato di fare il secondo a Hart?
"Con l’arrivo di Hart hanno compiuto una grande operazione di mercato, il suo spessore come portiere è assoluto. Io sto facendo il mio percorso di crescita indipendentemente da Hart o Padelli e non è questione di accettare o rifiutare di fare il secondo a uno piuttosto che all'altro.
"Cosa pensa del Torino di questo inizio di campionato? Aveva l’impressione, già da luglio, che avrebbe potuto fare bene?
"Il Torino di questo inizio stagione è un ottimo gruppo, a luglio eravamo ancora in fase di costruzione con un grande via-vai di giocatori. Definito l’organico a fine estate, si è potuto capire realmente che tipo di squadra è.
"Chi la aveva impressionato di più?
"Mi aveva impressionato molto Boyé, ha qualità straordinarie per essere un ’96 e non lo conoscevo. Il Toro ha un organico pieno di ottimi elementi, si vede dal gioco che esprimono e dalla posizione in classifica che stanno mantenendo.
"Che partita sarà quella tra Crotone e Torino?
"Tra Crotone e Torino penso che i granata avranno il pallino del gioco, sono una squadra più dotata con uomini di valore, ma il Crotone a casa propria è una squadra che può dare molto fastidio. Immagino sarà una partita bella con tante occasioni, perché il tridente del Toro è uno dei migliori della A e i bravi attaccanti del Crotone hanno qualità e voglia.
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