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Allenatori: quel che sarebbe potuto accadere

Nel sommergere con una risata tutti quei giornali e quei siti che già compilavano la sua “lista della spesa” attingendo a piene mani in una sua presunta nostalgia barese o soprattutto Pisana (“Incredibile pensare a...

Redazione Toro News

Nel sommergere con una risata tutti quei giornali e quei siti che già compilavano la sua “lista della spesa” attingendo a piene mani in una sua presunta nostalgia barese o soprattutto Pisana (“Incredibile pensare a Trevisan... Ci avete messo anche Caputo, mi avete fatto davvero ridere: grazie!”), il neo-tecnico granata Ventura ha pronunciato una frase che ha accesso una flebile luce sul retroscena del suo arrivo a Torino, sul perché abbia scelto il club di Cairo: “Tra andare in una squadra in Serie A con l'obiettivo di...vivacchiare, e andare a cercare di riportare il Toro ai livelli che merita, il dubbio non si pone neanche; vuoi mettere la goduria, se ce la faccio?”.E “mister libidine” in effetti é qui per questo. Ma quali sarebbero le squadre che nella massima serie gli avrebbero permesso di “vivacchiare”? Ad inseguire il mister ligure c'era, su tutte, il Chievo: la dirigenza scaligera aveva effettuato un discreto pressing su di lui, senza però accenderne gli entusiasmi. Tantomeno c'era riuscito il Lecce, che chiedeva di tornare al tecnico già protagonista in giallorosso dell'incredibile cavalcata dalla Serie C al piano più alto.Solo abbozzato, invece, l'interessamento del Siena, che forse -chissà- se fosse stato più deciso avrebbe anche potuto far riflettere maggiormente il 63enne genovese.Così non é stato, e Ventura é la nuova guida tecnica del Torino.Ma il Torino ha puntato subito su di lui? Se Petrachi é sempre stato convinto di colui che fu suo compagno d'avventura sotto la torre pendente, in società c'é chi ha vagliato altre opportunità. Una é ben nota, ed é Stefano Colantuono, che avrebbe accettato di vivere una terza esperienza in riva al Po se l'Atalanta non avesse accontentato le sue richieste di prolungamento contrattuale.L'altra, invece, differisce nel nome solo per uno “spazio” (Gian Piero anziché Giampiero) e per dieci anni nell'età: l'ex genoano Gasperini.Il suo nome era già emerso negli scorsi giorni, ma solo ora si é saputo come sono andate davvero le cose, e quanto sia stato vicino a tornare a Torino, ma sulla sponda opposta del fiume rispetto a quella in cui é cresciuto. Gasperini e Cairo sono stati infatti a colloquio, non molti giorni fa, per più di cinque ore consecutive di dialogo stretto in una stanza a Milano.L'allenatore originario di Grugliasco sarebbe stato disposto a scendere in Serie B? Pare difficile da credere eppure “Sì”, garantisce Marco Ferrante, “aveva già accettato l'idea, nonostante abbia offerte praticamente da mezzo mondo”. Non é l'ex bomber a rivelarci della lunga trattativa tra il tecnico ed il presidente granata, poi naufragata perché in seno alla società dell'editore alessandrino c'é qualcosa, o qualcuno, che non piace a Gasperini. Il quale, sfumata questa possibilità che lo affascinava, attende che tra le richieste che gli pervengono arrivi quella in grado di convincerlo appieno.

(foto gazzetta.it)