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Amoruso: ‘Il Toro è nel mio destino’

Sullo splendido sfondo collinare del ristorante “i Cavalieri” di corso Chieri è stato presentato alla stampa il nuovo attaccante del Toro, Nicola Amoruso. Al suo fianco il direttore sportivo granata Mauro...

Federico Floris

Sullo splendido sfondo collinare del ristorante “i Cavalieri” di corso Chieri è stato presentato alla stampa il nuovo attaccante del Toro, Nicola Amoruso. Al suo fianco il direttore sportivo granata Mauro Pederzoli, che oltre ad aver confermato il brusco stop per il passaggio di Sasa Bjelanovic al Kayserispor (c’era l’accordo tra le società ma non tra il club turco e il giocatore), ha tenuto ad accogliere ufficialmente il trentaquattrenne puglise: ‘E’ un piacere essere qui a presentarvi Nicola. Si tratta di un acquisto importante: abbiamo creduto tantissimo nel suo ingaggio perché nutriamo in lui convinzioni assolute. Ha qualità professionali straordinarie e personalità da vendere. Può davvero dare una mano per la crescita del Toro’.TIFOSI. Il primo vero e proprio impatto di Nick Amoruso con il mondo granata è arrivato nei due giorni scorsi con il raduno e la prima sessione d’allenamento. L’ex reggino è rimasto molto colpito dall’accoglienza riservata alla squadra dai quasi 2 mila tifosi che ieri assiepavano le tribune del centro Sisport: ‘Dopo l’allenamento abbiamo commentato tra di noi: che grande modo di dare il benvenuto! Dimostra proprio che i tifosi sono sempre vicini alla squadra. Li ringraziamo: rivestono un ruolo importante per aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi.Il mio desiderio, inoltre, è quello di ringraziare la società che ha creduto fermamente in me. Personalmente ho tanta voglia di ripagare sul campo tale fiducia con professionalità ed impegno’.CORSI E RICORSI. Alla fine del campionato scorso Amoruso sembrava destinato a vestire la maglia della Lazio, poi è arrivato l’interessamento della Samp ed infine l’approdo al Torino: ‘Nei mesi scorsi ci sono state trattative con altre squadre poi una mattina mi chiama il procurtatore Tullio Tinti e mi dice che c’è il concreto interessamento del Toro: io ho dato subito la mia disponibilità. Ho 34 anni ma affronto quest’avventura con l’entusiasmo di un ragazzino, di un ventenne. La squadra è tra le più importanti d’Italia, non si può certo dirle di no. Qualche anno fa, inoltre, c’era già stato l’interessamento del presidente Cairo verso il sottoscritto: perciò venire al Toro era proprio nel mio destino’.OBIETTIVI. L’attaccante pugliese sposa il profilo basso dichiarato da presidente, direttore sportivo ed allenatore: ‘I miei obiettivi personali vanno di pari passo con quelli della squadra: a Reggio ho fatto 40 gol in 3 anni proprio perché ha sempre prevalso il collettivo ed il lavoro di gruppo. Tali prospettive ci sono anche a Torino, il resto della squadra mi ha accolto molto bene.Dobbiamo pensare a raggiungere una salvezza tranquilla, muovendosi a fari spenti, senza tanti proclami. Come invece era successo nel passato quando però ci sono stati diversi problemi sul campo, ad esempio i tantissimi infortuni dell’anno scorso’.RUOLO. Amoruso è piuttosto chiaro a riguardo: ‘Non sono una prima punta, preferisco partire un po' più lontano dalla porta, ma per il bene della squadra posso adattarmi senza problemi a ricoprire questo ruolo, come del resto ho fatto già in passato. Non amo agire da centravanti puro ma do massima disponibilità al mio allenatore: io guardo sempre al bene della squadra’.Riguardo a possibili nuovi acquisti in attacco (magari quel Bianchi con cui a Reggio ha fatto faville) il centenario del gol si mantiene molto diplomatico: ‘Con Rolando abbiamo disputato una stagione indimenticabile, segnando 35 gol in due. E’ tra i centravanti più validi in circolazioni ed un contratto molto forte che lo lega al Manchester City. Si tratta di un grande professionista ma io non ho intenzione di sponsorizzarlo per rispetto verso i tanti bravi compagni di reparto che ci sono qui al Toro’. Il finale è dedicato a sgomberare il campo da qualsiasi dubbio: ‘Gol nel derby? Ho già esultato in passato dopo aver segnato alla Juve, non vedo perché non dovrei farlo se dovessi segnare l’anno prossimo. Però non bisogna pensare solo a quella partita ma concentrarsi bene in vista dell’intera stagione’.