Giorni, settimane o mesi. La durata di una trattativa tra Urbano Cairo e Aurelio De Laurentiis non è mai semplice e spesso molto lunga. Lo storico d'altronde parla chiaro. Da Verdi fino a Buongiorno, per arrivare fino ai giorni nostri. In principio però fu Ignacio Pià, la prima trattativa tra i due presidenti e forse l'unico caso di trattativa veramente veloce (probabilmente perché si trattava solamente di un prestito). Poi da lì in poi spesso sono stati affari importanti per entrambi i club e per questo sono state alcune delle vere e proprie telenovele.
MERCATO
Calciomercato Torino: Cairo e De Laurentiis, storia di trattative lunghe
Da Maksimovic a Buongiorno: lo storico delle trattative tra Toro e Napoli
—Le trattative lunghe ed estenuanti ebbero inizio con Maksimovic, che rimane quella più lunga di tutte visto che durò più di un anno. Nell'estate del 2015 il primo tentativo del Napoli, con il muro del Toro che voleva trattenere il centrale. Al termine del campionato 2015/16 ci fu l'addio di Ventura e l'arrivo di Mihajlovic, che voleva costruire su di lui la difesa granata. Come andò è storia nota: l'ammutinamento del giocatore e il passaggio al Napoli a fine mercato per 27 milioni. Due anni dopo fu la volta di Simone Verdi. Tratta al contrario, da Napoli a Torino, ma tempistiche simili. L'esterno italiano arrivò solamente a fine mercato dopo un'estate passata a trattare e a chiudere alla fine per circa 25 milioni di euro. Il fil rouge tra i due casi non è solamente sulla durata estenuante delle trattative, ma anche sul rendimento poi dei due giocatori: sia Maksimovic sia Verdi si riveleranno poi dei flop nelle rispettive squadre.
LEGGI ANCHE
Si arriva così ai giorni attuali. La scorsa estate Buongiorno partì dopo più di un mese di colloqui tra le società. L'ufficilizzazione arrivò il 13 luglio comunque e guardando ai casi passati viene da considerarsi quasi una questione veloce. Adesso con Milinkovic-Savic e Ngonge stiamo tornando ai vecchi albori. Muri e contro muri. Il Napoli di De Laurentiis e il Toro di Cairo non mollano, cercano il miglior accordo per le proprie casse. I due presidenti su questo sono molto simili. Nessuno dei due cede facilmente. Non l'hanno mai fatto e quando si ritrovano allo stesso tavolo a trattare la storia insegna che la questione può durare anche per tutta la sessione di mercato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il tuo commento verrà moderato a breve.
Puoi votare una sola volta un commento e non puoi votare i tuoi commenti.