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Ardito: ‘Ho voglia di recuperare il tempo perso’

Ardito, insieme a Taibi e Balestri, lei è lo stakonovista del Toro. Ormai sembra essere diventato perno insostituibile del centrocampo granata. 'Mi sto rifacendo del tempo perso, per colpa degli infortuni, negli...

Redazione Toro News

Ardito, insieme a Taibi e Balestri, lei è lo stakonovista del Toro. Ormai sembra essere diventato perno insostituibile del centrocampo granata. 'Mi sto rifacendo del tempo perso, per colpa degli infortuni, negli ultimi due anni. Adesso non sento la stanchezza, visto che mi sono riposato due anni. Scherzi a parte, in dieci anni di carriera non mi era mai successo niente. Purtroppo una volta raggiunta la serie A, in due campionati mi sono fatto un legamento crociato e mi sono rotto un piede. Adesso ho tanta voglia di recuperare il tempo perso. Anche se devo dire che 42 partite sono tante. Prima o poi, come è giusto che sia, toccherà anche a me stare fuori'.

Adesso, con tutto questo entusiasmo che vi circonda, non si rischia di sottovalutare un po’ le avversarie? 'Direi proprio di no. Questo è un gruppo che dà tutto. Che fino a questo momento ha sempre letto e interpretato le partite nel migliore dei modi. A Catanzaro, ad esempio, abbiamo capito subito che avremmo dovuto giocarla sulla grinta. Mentre ieri sera, contro una squadra tecnica, di qualità, siamo riusciti a giocare a calcio, palla a terra, tessendo buone trame di gioco'.

Un Toro camaleontico. Un Toro che in pochi si aspettavano già ai piani alti della classifica in questo periodo della stagione. 'Da una parte sapevamo che questa era una squadra formata da giocatori forti. Nessuno però immaginava che a questo punto del campionato avremmo avuto così tanti punti in classifica. Ne tanto meno che avremmo vinto tre trasferte consecutivamente. Adesso però continuiamo a pensare a una partita alla volta. Bisogna dare sempre il massimo per vincere i campionati, domenica dopo domenica'.

Anche atleticamente, nonostante gli impegni ravvicinati, non sembrate risentire delle stanchezza. 'Beh, la preparazione estiva, chi più chi meno, l’avevamo fatta tutti. Mancava solo la conoscenza tra di noi, un po’ di amalgama. Un’ amalgama che abbiamo trovato facilmente visto che questa oltre a essere una squadra di bravi giocatori, è anche una squadra di bravi ragazzi'.

Ad Arezzo, dopo tre partite in panchina, al suo fianco si è rivisto Edusei. 'Credo abbia disputato un’ottima partita. Appena rientrato si è fatto trovare subito pronto. E’ un gran giocatore. Ma anche con gli altri compagni di reparto mi trovo bene'.

Passando a parlare di serie B, pare che quest’anno il livello si sia ulteriormente abbassato. Concorda? 'Io aspetterei ancora un po’ a dirlo. Potrebbe sembrare così. Ma i veri valori usciranno fuori a lungo andare. Certo, dall’Arezzo mi aspettavo qualcosina in più, anche se a Gustinetti mancava una pedina importante come Floro Flores'.

Un’altra formazione che sta deludendo, è la nobile decaduta Bologna, che voi affronterete domenica prossima. 'E’ vero, sta un po’ deludendo le attese. Ma dobbiamo stare attenti lo stesso. Hanno a disposizione individualità importanti, che sanno come colpirti in qualsiasi momento e frangente. Poi non dobbiamo farci prendere dall’euforia. Credo stiano attraversando solo un momento di assestamento, niente più. Ho visto che Ulivieri cambia sempre: è alla ricerca della giusta squadra'.

Il presidente Cairo, anche ieri, ha seguito la squadra in trasferta. 'E’ sempre con noi. Ci è sempre molto vicino. Parla con tutti. E soprattutto ci trasmette grande entusiasmo'.

Entusiasmo ulteriormente aumentato con la quarta vittoria consecutiva. 'E per questo speriamo che domenica, visto che si gioca finalmente di domenica, contro una squadra blasonata come il Bologna, ci sia ancora più gente del solito. Pronta a trascinarci ancora una volta. Visto che sono importantissimi per noi'.

Conosceva De Biasi? Se lo aspettava così? 'Lo conoscevo perché per due stagioni, io ero a Como, lui era a Modena: siamo stati avversari, niente più. Sta dimostrando di essere un grande allenatore. Ha dato subito compattezza alla squadra. Poi ha sempre la parola giusta. Ci infonde sempre una grande carica, visto che, come noi, le vuole vincere tutte'.

Infine, chi l’ha stupita di più tra i suoi compagni? 'Stellone è il primo. Non me lo aspettavo così forte. E’ un attaccante completo. Poi dico Vailatti: non lo conoscevo. Mi ha veramente impressionato'.