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Arriva il vantaggio, si gioca meglio

di Valentino Della Casa - Senza paura, soprattutto quando si è in vantaggio. Tra i numerosissimi (e tangibili) cambiamenti che questa squadra sta avendo rispetto a quelle (fare paragoni solo rispetto all’anno...

Redazione Toro News

di Valentino Della Casa - Senza paura, soprattutto quando si è in vantaggio. Tra i numerosissimi (e tangibili) cambiamenti che questa squadra sta avendo rispetto a quelle (fare paragoni solo rispetto all’anno scorso sarebbe riduttivo) passate, spicca quello di un Toro che, una volta passato in vantaggio, non si chiude nel guscio della paura di subire un gol, ma sa invece gestire ancora meglio la gara. Mentalità vincente e grande sicurezza nei propri mezzi, gli ingredienti: entrambi piuttosto nuovi (soprattutto il secondo), in casa granata.Non è infatti mancata in B la volontà, da parte dei vari gruppi transitati all’ombra della Mole, di voler arrivare come minimo terzi in campionato (un concetto leggermente diverso dalla “mentalità vincente” in senso stretto, ma che si avvicina abbastanza). Piuttosto, il non temere mai l’avversario, sapendo anestetizzare in maniera corretta la partita una volta passati in vantaggio, è diventata caratteristica peculiare di questo nuovo corso. Anzi, la cosa sorprendente è che (esclusa la Nocerina che ha dato battaglia vera per 90’) una volta avanti il Torino riesce a legittimare il risultato nettamente, diventando ancora più concreto annichilendo completamente l’avversario.Non è un caso che, nella partita di ieri, sembrava che la Sampdoria avesse assunto i panni dei granata negli anni scorsi: inizio razzo viste le forti motivazioni, paura e stordimento per il gol subito dopo un buon inizio di gara e un vantaggio giusto, totale mancanza di idee dopo lo svantaggio, quando invece bisognerebbe proporsi davanti. Non ci sono soltanto demeriti altrui, ma anche meriti di chi ha imparato a leggere la partita e ad ottenere risultati importanti assolutamente non figli della fortuna.Il vero cambiamento è proprio questo, e ieri una squadra ancora una volta cambiata negli interpreti, ma non nella testa, ha saputo dire la sua. Una cosa da non sottovalutare, essendo passate solo sette partite. L’importante è ora mantenere realmente i piedi per terra: un altro atteggiamento che, finalmente, sta iniziando ad essere concepito.

(Foto: M. Dreosti)