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Bardonecchia, addio: Toro verso il Sappada-bis

Quasi come se il Piemonte non avesse montagne.
Per il ritiro estivo, o meglio per la sua prima parte, quella più "corposa", il Torino non sceglie la propria terra ormai da tempo immemore, ma quest'anno sembrava pronta una scelta di...

Redazione Toro News

Quasi come se il Piemonte non avesse montagne. Per il ritiro estivo, o meglio per la sua prima parte, quella più "corposa", il Torino non sceglie la propria terra ormai da tempo immemore, ma quest'anno sembrava pronta una scelta di saggezza: Bardonecchia, 80 km dal capoluogo da percorrere in un'oretta di auto appena, o con frequenti treni. Lo scorso anno sede per la preparazione della Juventus (evidentemente non scaramantica, visto che, nonostante lo scudetto, la società bianconera ha deciso di cambiare puntando comunque sulla breve distanza: Chatillon, valle d'Aosta), quest'anno il principale centro dell'Alta Valsusa era pronto a cambiare colori e a vestirsi di granata, per la gioia dei tifosi provenienti in massima parte dall'ombra della Mole.

I tifosi: ecco il punto che ha deciso il Torino a cambiare aria. Anzi, a non cambiarla, visto che si va verso la conferma di Sappada, che l'anno scorso portò brutto tempo ma buoni risultati.E' stato Ventura ad insistere con Cairo affinché rivedesse la propria decisione, e, ulteriore conferma dell'ascendente che il mister esercita sul presidente, ecco per magia che "Bardo" resta a bocca asciutta. il tecnico, infatti, vorrebbe lavorare in un ambiente più tranquillo, lontano dalla massa dei tifosi, nonostante quest'anno dovrebbe fare fronte unicamente ad applausi ed entusiasmo.E proprio l'entusiasmo rischia di "tradire" Mister Libidine: la gioia della gente granata, infatti, non si fermerà facilmente per qualche centinaio di chilometri di autostrada...