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Baselli in Nazionale tre anni dopo: il giusto premio per una maturazione quasi completa

Focus on / Il ragazzo ha dimostrato di essere migliorato molto dal punto di vista della tenuta fisica e mentale. La convocazione azzurra è il giusto premio

Nicolò Muggianu

Verrebbe da dire: "Mancava solo lui". Negli stage azzurri di del CT Ventura infatti erano stati molti i giocatori granata chiamati all'appello ma il ragazzo ex-Atalanta era stato sempre lasciato a casa. Nelle ultime partite però Baselli è divenuto elemento imprescindibile nella metà del campo del Torino impostando le geometrie della squadra e recuperando moltissimi palloni. Dopo un inizio molto stentato e quasi in sordina, il ragazzo è sembrato in netta crescita dimostrando di aver fatto tesoro delle critiche di Mihajlovic e meritando così la chiamata azzurra. L'allenatore granata infatti aveva in più occasioni pungolato il talentuoso centrocampista affermando che la sola classe non basta per diventare un ottimo giocatore, ma questa deve essere affiancata anche da una buona quantità di temperamento e grinta.

 TURIN, ITALY - MARCH 18: Daniele Baselli (R) of FC Torino celebrates a goal with team matye Emiliano Moretti during the Serie A match between FC Torino and FC Internazionale at Stadio Olimpico di Torino on March 18, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Detto-fatto - o quasi - con il ragazzo che in coppia con Acquahha giocato le sue migliori partite stagionali diventando sempre più importante per il suo Torino. Anche Giampiero Ventura - che lo conosce molto bene - ha notato questa sua evoluzione ed ha deciso di premiarlo con la convocazione nello stage della Nazionale azzurra in programma dal 10 al 12 aprile. Per lui si tratta del "ritorno" in azzurro già assaporato tre anni fa ai tempi dell'Atalanta: era infatti il 15 aprile 2014 quando Prandelli lo convocò per un “raduno allargato” pre-Mondiale. Dopo Zappacosta e Belotti e le brevi ma significative apparizioni di Barreca e Benassi è giunto dunque anche il turno di Baselli: un giusto premio per un giocatore che ha avuto l'umiltà di migliorarsi tramite il lavoro e far tesoro dei pungenti consigli di Mihajlovic per iniziare una maturazione che pare ormai ben avviata e di buon auspicio.