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Benassi, a lui la luce del centrocampo contro il Chievo

Focus on / Affiancato da Gazzi e Vives, dovrà gestire la transizione tra difesa e attacco, per non slegare le due punte dalla squadra

Nikhil Jha

"Non sarà una domenica come le altre per Marco Benassi: visti i forfait di Acquah (infortunio) e Baselli (squalifica), l'ex Livorno si ritrova improvvisamente a essere l'unico giocatore di qualità e quantità che Ventura può permettersi di schierare in campo contro il Chievo. Viste le assenza prolungate di Obi e Farnerud - sulla via della ripresa, ma con una tenuta sul campo incognita - e la presenza obbligata per mancanza di alternative del 'doppio mediano' lì in mezzo, formato da Gazzi e Vives, il centrocampista di Modena dovrà avere la giusta personalità per quello che, soprattutto in fase offensiva, sta per diventare il suo centrocampo.

"Già, perché nessuno tra Gazzi e Vives può garantire, nello svolgersi del match, la possibilità di correre e avvicinarsi all'area con la stessa qualità di Benassi, pescando l'inserimento giusto: capacità che gli sono valse, nella stagione in corso, due reti di ottima fattura, contro il Palermo e contro il Frosinone. Ora, anche senza cercare a tutti i costi la marcatura, Benassi dovrà dare risposte sul piano della personalità all'interno del gruppo.

"In campo, infatti, sarà lui a dover guidare una mediana che rischia di risultar, per naturale caratteristica degli interpreti, particolarmente votata al contenimento, ma meno alla fase offensiva. Se il Torino non vorrà affidare tutto al lancio lungo, e i tifosi se lo augurano, sarà proprio dai piedi di Benassi che potranno e dovranno partire ripartenze e contropiede della squadra granata. In caso contrari, il rischio è lasciare abbandonate le punte nelle grinfie della retroguardia gialloblù. Il legame che separerà gli attaccanti dalla squadra saranno proprio i piedi e i polmoni di Marco Benassi, che si prepara a una domenica da protagonista.