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Beppe Dossena: “Ljajic può giocare in tutti i ruoli, ma lui cosa vuole fare?”

Esclusiva / Il doppio ex di Torino e Sampdoria sul pareggio di Marassi e il futuro: "Con Mazzarri più attenzione, Europa alla portata"

Marco Parella

“Beppe” per tutti, Dossena ha dato tanto sia in maglia granata che con quella blucerchiata. Naturale quindi che presti un occhio di riguardo per le sue due ex squadre e in particolare la partita appena giocata e terminata in parità.

Buongiorno Dossena, un segno X che però ha detto molto delle due formazioni in campo.

Sì, è stata una gara giocata a viso aperto, con buona qualità e ritmo e di sicuro chi è andato allo stadio non si è annoiato.

Forse quel punticino rincuora più un Torino in ripresa che una Samp che voleva continuare il suo campionato sorprendente?

Il risultato è tutto sommato giusto. Diciamo che il Torino con il cambio allenatore ha più consistenza e i risultati stanno arrivando. Era una squadra equilibrata già prima, ma ora c’è più attenzione nei singoli e nel gruppo.

A proposito di singoli, Andrea Belotti è sempre più vicino alla miglior condizione. E si vede…

Mi è piaciuto. È chiaro che ha bisogno di giocare perché i granata devono recuperarlo assolutamente. Sarà importante vederlo sempre in campo con questo spirito e che si alleni al meglio.

Con il ritorno da titolare del Gallo i posti nel reparto offensivo si riducono: Iago Falque è intoccabile, Niang ha smesso di far mugugnare. Non c’è più spazio per Ljajic?

Ljajic è uno che potrebbe giocare da qualsiasi parte, in qualsiasi ruolo dell’attacco e con qualsiasi  schema. Bisognerebbe però chiedere a lui cosa vuol fare, perché dove sistemarlo in campo non è un problema. Se lui è al top il problema ce l’hanno gli avversari, non il Torino. Però se adesso non è in condizione a livello mentale, diventa difficile trovargli una posizione.

Prime impressioni sul lavoro di Mazzarri?

Ha un’esperienza tale da essere una vera garanzia. La società ha scelto bene, porterà il suo contributo di mentalità e caratteristiche di gioco. Mazzarri è un allenatore di spessore, conosce bene il campionato. Un buon acquisto sotto tutti i punti di vista.

Si torna a sperare nell’Europa, allora?

L’obiettivo dell’Europa League non è mai stato utopistico. Il Toro, nonostante tutto, è sempre rimasto lì in zona per cui le possibilità ci sono, soprattutto considerando il fatto che la qualità dell’attacco granata può garantire una serie di risultati positivi. Le pretendenti sono tante, ma nessuna si sta staccando, per cui bisognerà solo aspettare.