di Edoardo Blandino
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Bianchi c’è, ma deve essere servito
di Edoardo Blandino
Non sarà certo una media da capocannoniere, ma 3 gol in 7 partite sono meglio che niente. Soprattutto considerato le sporadiche occasioni avute. Bianchi da quando è...
"Non sarà certo una media da capocannoniere, ma 3 gol in 7 partite sono meglio che niente. Soprattutto considerato le sporadiche occasioni avute. Bianchi da quando è arrivato Novellino sembra aver ritrovato la via del gol. Qualcuno dirà che fino ad oggi ha segnato molto meno di quanto ci si aspettasse. Può darsi, ma lui probabilmente risponderebbe che fino ad oggi ha ricevuto molte meno palle giocabili di quante se ne aspettasse. Già, perché per segnare un attaccante deve anche essere messo in condizione di fare bene. Tatticamente, tecnicamente e fisicamente non è una di quelle punte in grado di tornare a centrocampo, sradicare il pallone dai piedi degli avversari, saltare in dribbling due uomini e calciare a rete, come potrebbero fare (con le dovute proporzioni) Ibrahimovic, Amauri o anche Floccari. Bianchi è un finalizzatore. Predilige rimanere davanti, pronto a sfruttare ogni occasione, un po’ come (sempre con le dovute proporzioni) Trezeguet. Ma proprio come il francese ha bisogno di una squadra che giochi per lui. Può darsi che alcune volte non abbia fatto molto nell’arco dei 90 minuti, però ogni volta che ha ricevuto una palla giocabile ha messo in difficoltà gli avversari. E non stiamo parlando di trovarsi la sfera sulla linea di porta solamente da spingere dentro. Un esempio evidente si è visto a Lecce: nel primo tempo solo un cross è arrivato nell’area dei salentini e Benussi si è dovuto superare per mandare in angolo il colpo di testa dell’attaccante granata. A San Siro è accaduto lo stesso, ma questa volta Julio Cesar non ha potuto fare niente. Nelle stagioni amaranto, insieme ad Amoruso, poteva contare su una mole di gioco non indifferente. Agli ordini di Mazzarri quella Reggina ottenne risultati importanti, grazie ai suoi gol e ai numerosi assist che ogni gara i suoi compagni gli fornivano. E lui non falliva. A dimostrazione che il giocatore aveva e tuttora ha delle buone qualità. Cairo ha fatto un investimento importante su un calciatore importante. L’acquisto del centravanti ex Man City non è stato un errore, anzi si è trattato di una felice intuizione. Appena i granata lo innescheranno a dovere, Bianchi mostrerà tutto il suo potenziale.
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