di Gianluca Sacchetto
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Bianchi cecchino con le neopromosse
di Gianluca Sacchetto
La probabile assenza di Ebagua in vista della trasferta di lunedì sera a Gubbio non preoccupa più di tanto Giampiero Ventura, che sa perfettamente come nel Toro attuale chiunque scenda...
La probabile assenza di Ebagua in vista della trasferta di lunedì sera a Gubbio non preoccupa più di tanto Giampiero Ventura, che sa perfettamente come nel Toro attuale chiunque scenda in campo è garanzia di ottime prestazioni. E in questo, ovviamente, oltre ai meriti dei singoli vi è la mano del tecnico, bravo ad oliare nel migliore dei modi i meccanismi interni in poco più di tre mesi di lavoro. Per la terza volta di fila, fatto mai accaduto quest’anno, scenderà quindi in campo da titolare capitan Bianchi, che con le neopromosse ha un rapporto speciale.
L’anno passato andò in rete con Novara, Pescara e Portogruaro, fallendo solamente con il Varese. Ma in quel caso sarebbe stato difficile per chiunque andare in gol, contro una squadra di Sannino che dominò la partita in lungo e in largo. E quest’anno ha proseguito sulla stessa linea. Dopo la trasferta di Nocera, nella quale da subentrato ha disputato appena un quarto d’ora, Bianchi ha sbloccato il risultato a Verona e deciso la partita di sabato scorso al cospetto della Juve Stabia, con due colpi di testa da bomber di razza.
Due reti che gli hanno permesso di staccare Silano, bomber granata degli anni ’20 e ’30 e avvicinarsi prepotentemente alla top ten dei migliori marcatori della storia del Torino. Al momento la decima piazza è occupata da un certo Ezio Loik, a quota 70, ma Bianchi sogna di superarlo prima del termine della stagione. D’altronde nove reti per un giocatore che in poco più di tre stagioni sotto la Mole ne ha segnate 61 rappresentano uno scoglio non di certo insuperabile.
(foto: M. Dreosti)
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