Bianchi-Meggiorini, possono coesistere?

di Andrea Piva

Tra le varie combinazioni di coppie di attaccanti che Ventura può optare di schierare in campo, quella composta da Bianchi e Meggiorini è finora quella che ha giocato di meno. I due insieme hanno giocato poco più di dieci minuti. Per il resto si sono sempre alternati: quando uno entrava in campo l'altro usciva (come nella foto di N. Campo).L'unica partita in cui i tifosi granata hanno visto insieme i due centravanti, è stata la trasferta di Cittadella, l'incontro che ha segnato il debutto con la maglia del Toro del numero 69. In quell'occasioni entrambi partirono dalla panchina, a una ventina di minuti dalla fine, Ventura fece poi entrare Meggiorini sul terreno di gioco. All'80' fu invece il turno del capitano granata che sostituì Sgrigna. Da quel momento in poi, per tutte le nove partite successive, fatta eccezione per quella con il Verona il cui l'ex Novara rimase in panchina, i due attaccanti si sono sempre alternati.Ma Bianchi e Meggiorini possono coesistere in campo? Se si analizzano le caratteristiche tecniche dei due la risposta sarebbe sì. Il primo è il classico centravanti forte fisicamente e bravo nel gioco aereo, il secondo invece è una punta più di movimento. I due sono però entrambi delle prime punte o, per dirla con le parole di Meggiorini: “siamo molto simili, però lui è più cinico. Nonostante questo possiamo giocare insieme”.In allenamento, Ventura ha provato a schierare insieme i due “attaccanti molto simili”, i quali, però, non hanno mostrato una grande affinità. Nella partitella contro gli Allievi Bianchi e Meggiorini sono schierati insieme per un tempo intero, si sono cercati, ma raramente si sono trovati. Su questo dovrà quindi lavorare Ventura, che nel numero 69 crede molto, avendolo anche voluto a Torino dopo averlo già allenato a Bari, in modo che anche la coppia Bianchi-Meggiorini possa funzionare nel rush finale.