Bormio is calling, il Torino risponde?

Nel 1979, i Clash componevano il loro capolavoro ''London Calling''. Adesso, il gruppo punk rock britannico non c'è più, ma la loro canzone più famosa è rimasta e viene continuamente adattata, inconsapevoli del suo carattere macabro, alle località più strane e remote del mondo. Per carità, Bormio non è nè strana nè remota, ma il titolo calza a pennello. ''Bormio Calling'' (che non suona bene come l'originale) è perfetto per questo periodo: infatti, mancano solo 9 giorni al ritiro granata in alta Valtellina. Bormio is calling. E il Torino risponderà presente.   Chiariamo, la squadra non è in emergenza, a patto che lo sia mai stato. Ma non deve nemmeno sedersi sugli allori e aspettare che le occasioni di mercato piovano dal cielo. Le comproprietà di Glik, Darmian, Basha e Cerci risolte a favore rappresentano solo un notevole passo avanti nella costruzione di una squadra in grado di competere per la parte sinistra della classifica. Ora come ora, i volti nuovi sono Padelli e Farnerud il quale valore è ancora tutto da scoprire sul campo. L'acquisto dello svedese, comunque, è stato fatto a rigor di logica: è perfetto per una linea mediana a tre, sia essa pura o supportata da due esterni nel 5-3-2 (3-5-2). Il Toro sta lavorando per assicurarsi giocatori polivalenti e adattabili a più moduli. Per ora i ruoli coperti sarebbero 7, non considerando ovviamente Ciro Immobile, non ancora granata ma prossimo a diventarlo. Nella conta rientrano anche Barreto ma soprattutto Gillet, che rischia grosso in seguito alle richieste di Palazzi nell'ambito dell'inchiesta Scommessopoli. All'appello mancano un centrale di difesa abile nell'impostare l'azione già dalle retrovie, come tanto piace a Ventura, e un terzino sinistro sul quale fare affidamento assieme a Masiello. A centrocampo, manca ancora una mezzala: considerando che lo stesso Farnerud può giocare davanti alla difesa. Bellomo? El Kaddouri? Entrambi? Staremo a vedere, come vi abbiamo raccontato il Torino è in pole su tutti e due i giocatori, ma alla fine potrebbe accontentarsi di portarne a casa solo uno. In avanti, invece, l'arrivo di Immobile tapperebbe più di uno buco (il ragazzo può giocare in un tridente, in coppia o anche fare reparto da solo).   Il lavoro, quindi, non manca. A 9 giorni dal ritiro, la base dalla quale partire c'è, ed è anche abbastanza solida. Quello che bisogna fare con celerità è consegnare a Ventura volti nuovi, possibilmente anche prima della partenza per Bormio, in modo tale che l'allenatore possa iniziare a plasmare i suoi uomini sin dal primo giorno. Chi ben comincia…   Federico Lanza   Segui @LanzaFederico

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