"Pacato, tranquillo, stenti quasi a credere che si tratti di quel difensore tanto deciso, grintoso ed autorevole sul terreno di gioco. Così si presenta Cesare Bovo in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti, con quella timidezza e quell'umiltà proprie di un ragazzo con la testa a posto. Il primo argomento, non poteva essere altrimenti, riguarda il mercato. In settimana Rino Foschi, direttore sportivo del Palermo, ha fatto sapere che non ha alcuna intenzione di trattare con la società granata per il giovane difensore, che a giugno tornerà alla corte di Guidolin per colmare la lacuna lasciata dalla probabile partenza di Barzagli. “Non mi interessa pensare alla prossima stagione, ora il mio unico obbiettivo è fare il bene di questa squadra. Il che significa dare il mio contributo per raggiungere la salvezza quanto prima. Voglio solo giocare e basta, tutto il resto non conta: pensate che non leggo neppure i giornali”.
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Bovo: ‘Voglio solo giocare e basta’
Pacato, tranquillo, stenti quasi a credere che si tratti di quel difensore tanto deciso, grintoso ed autorevole sul terreno di gioco. Così si presenta...
"Da Zac a De Biasi: “Non posso permettermi di fare paragoni, dal momento che dal mio arrivo ho lavorato relativamente poco sia con l'uno che con l'altro. Tuttavia è innegabile che il cambio di allenatore abbia portato una scossa decisiva. Abbiamo fatto tre vittorie su quattro partite e di conseguenza il clima è molto più sereno. E la serenità fa lavorare meglio e fa rendere di più sul campo. Inoltre qui a Torino anche dal punto di vista personale mi sto trovando bene: ho legato in particolare con Stellone, Lazetic e Barone, con i quali vado spesso fuori a cena”. A gennaio qualcuno frettolosamente aveva criticato il suo arrivo in quanto è giunto sotto la Mole con i postumi di un brutto infortunio: “Quando stai fermo a lungo rischi di perdere fiducia nei tuoi mezzi, ti senti insicuro. Ora invece partita dopo partita sono sempre più sereno, sto bene e soprattutto so che posso fare bene”. Stupisce l'intesa con l'esperto Brevi: “Con Oscar ho un bel rapporto: l'intesa che abbiamo in campo si fonda sul dialogo e sul rispetto reciproco”.
"Dopo la sosta arriva il Palermo: “Si tratta di un'ottima squadra che sta facendo un campionato di tutto rispetto. Ultimamente hanno subito un calo, ma si tratta di una cosa fisiologica. Per me è una partita importante come lo sono tutte, non cerco rivincite. In caso di un mio gol? Esulterei, certo. Non vedo perchè non farlo. A parer mio non esultare dopo un gol è una mancanza di rispetto verso i propri tifosi”. In molti l'hanno paragonato a Cravero, per il suo modo di uscire con autorevolezza e a testa altra palla al piede dalla difesa: “Devo confessare che non mi ricordo come giocava, ero troppo piccolo e non osservavo ancora il calcio con gli occhi di adesso. Tuttavia è un complimento che mi fa felice”. Prima di accomiatarsi, Bovo spende due parole per Rosina, che oggi inaugura il nuovo Wembley: “Avevo giocato sei mesi con lui a Parma e qualche volta nell'Under 21. Adesso è un altro giocatore, è diventato decisamente forte. D'altra parte gol come quelli col Catania o con l'Atalanta non li fai per caso”.
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