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Toro, Bovo: voto 6,5

Il pagellone di Natale / Buon innesto per la difesa a 3, putroppo un ginocchio ballerino ne mina il rendimento: lo rivedremo in campo a gennaio

Stefano Rosso

Arrivato quest'estate con la formula del "pacchetto completo" dalla Genova rossoblù assieme al compagno Emiliano Moretti, per Cesare Bovo in granata è iniziata una seconda giovinezza. Dopo aver lasciato ottimi ricordi tra i tifosi per quella comparsata nel gennaio del 2007, il centrale difensivo scuola Roma è ritornato all'ombra della Mole per rimpolpare il reparto arretrato in vista del passaggio di Ventura alla difesa a 3 e in questo avvio di stagione - minato da qualche infortunio - ha già potuto mettere in mostra tutta la propria duttilità.  DUTTILITA', LA SUA ARMA MIGLIORE - Sin dai primissimi allenamenti di Bormio si era capito che il tecnico granata voleva fare affidamento a piedi e visione di gioco dell'ex Genoa, affidandogli il ruolo di centrale nel reparto a 3, con ampi compiti di impostazione di gioco. Alternato con Guillermo Rodriguez, Cesare si è subito calato nella parte, esordendo ottimamente alla terza giornata contro il Milan (voto TN: 6,5). Era ancora presto per bollare come "negativa" la stagione dei rossoneri, ma le qualità tecniche di un certo Mario Balotelli non sono certamente discutibili per un'annata storta della sua squadra. Proprio SuperMario è stato l'ostico cliente di cui ha dovuto farsi carico Bovo, riuscendo ad annullarlo perfettamente e concedendogli - senza colpe - di trovare il gol soltanto dal dischetto, l'unica vera occasione capitata sui piedi del talento ex City in tutta la gara. Partito con questi presupposti Ventura ha poi potuto sfruttare la sua duttilità per far fronte alle assenze e ai cambiamenti tattici: succede così che col Verona (voto TN: 6) ha dovuto sostituire capitan Kamil Glik sul centrodestra, mentre contro il Catania (voto TN: 6) si è adattato perfettamente alla retroguardia a 4 imbastita dal tecnico ligure.   GINOCCHIO BALLERINO - A limitarne il rendimento si è messa di mezzo la sfortuna. Dapprima un contrasto di gioco contro la Samp - molto duro l'ex Sansone ai suoi danni - lo mise fuori gioco per un mesetto e poi a seguito di un'altra contusione maturata durante una partita, stavolta col Genoa, ha dovuto salutare il 2013 con tre giornate d'anticipo. Due gli elementi in comune: il maledetto stadio di Marassi, teatro delle sue gare durante la scorsa stagione, e il ginocchio sinistro. Il secondo stop, più grave del primo, gli è costato anche un'operazione chirurgica. Intervento perfettamente riuscito e Bovo, già da alcune settimane, ha ricominciato ad allenarsi: segnali molto positivi in vista del 2014, anche e soprattutto per confermare il buon voto ricevuto.   MEDIA VOTO TN: 6,16