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Bremer sul banco degli imputati: serata da incubo e un’espulsione che condanna il Torino

Focus on / Il centrale brasiliano è il protagonista in negativo della trasferta di Parma: la sua espulsione indirizza il match a favore della squadra di D'Aversa

Nicolò Muggianu

Errore, sciocchezza, disattenzione. Chiamatela come volete, ma l'espulsione di Bremer è stata sicuramente la slinding door della partita del Tardini: l'episodio che ha girato l'inerzia di Parma-Torino a favore della squadra di D'Aversa. Un'espulsione prematura ed evitabile, arrivata per una doppia ammonizione presa nel giro di pochi minuti: la prima per il fallo su Cornelius a centrocampo (intervento fotocopia a quello già commesso a inizio partita e per cui La Penna aveva chiuso un occhio) e poi per il fallo di mano all'interno dell'area di rigore al 27'.

ESPULSIONE - Un tocco col gomito che, seppur almeno parzialmente a copertura del viso, con il nuovo regolamento è sanzionato in maniera ormai oggettiva. Pochi dubbi dunque per quanto riguarda l'assegnazione del penalty, così come ci sono pochi dubbi riguardo il secondo cartellino giallo. Resta però la consapevolezza da parte di tutti che quello commesso da Bremer sia stato un errore decisivo, che ha influenzato in negativo il match del Torino; parso brillante fino a quel momento e costretto a giocare per oltre un'ora in inferiorità numerica. Insomma: in 11 contro 11 probabilmente sarebbe stata tutta un’altra partita. Ma non si scrive la storia con i se e con i ma.

FUTURO - Un errore pesante il suo, forse il peggiore possibile all'interno dell'economia di una partita che fino a quel momento era stata molto equilibrata. Un rosso che ha tagliato le gambe al Torino e dato fiducia al Parma che, inevitabilmente, con oltre sessanta minuti in superiorità numerica a disposizione è riuscita a vincere. Un errore che dovrà far riflettere il ragazzo, che si qui ha mostrato alcune buone cose ma anche tanti limiti e margini di miglioramento. Non a caso nel post partita, il coro di Mazzarri e Ansaldi è stato univoco: "Senza espulsione sarebbe stata una partita diversa". A conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, di quanto abbia pesato l'espulsione. Ora Bremer avrà quasi un mese per riflettere: salterà il Napoli il prossimo 6 ottobre e poi tornerà arruolabile il 20 ottobre a Udine, dopo la sosta per le nazionali. 20 giorni di stop e di allenamento, per dimostrare a Mazzarri tramite il lavoro di potersi ancora fidare di lui. Anche se, dopo il rientro di Nkoulou e con Lyanco e Bonifazi che scalpitano, le gerarchie in difesa potrebbero variare nelle prossime settimane e un giro a vuoto come quello di ieri gli potrebbe costare caro. Ma d'altronde, come si dice in questi casi, sbagliando si impara...

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