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Brevi: ‘Non partiamo battuti’

Oscar Brevi è pronto a sostituire Franceschini anche se la certezza gliela darà solo il mister domani, ma tutto lascia presagire che sarà in campo a Palermo. "Ora non so se giocherò o meno, in settimana il...

Redazione Toro News

Oscar Brevi è pronto a sostituire Franceschini anche se la certezza gliela darà solo il mister domani, ma tutto lascia presagire che sarà in campo a Palermo. "Ora non so se giocherò o meno, in settimana il mister mi ha provato sulla sinsitra al posto di Franceschini. Mi alleno tutta la settimana per farmi trovare pronto, vedremo". Oscar ha vissuto l'atmosfera palermitana sei mesi, quando con i rosanero sfiorò la promozione in A, persa a Lecce. Che ricordi ha di quel periodo? "L'esperienza è stata positiva, abbiamo lottato fino all'ultimo per arrivare in A, ma purtroppo andò male. La piazza è calda e passionale, un po' come qui a Torino. Mi ricordo che, nonostante la sconfitta di non essere riusciti ad essere promossi quando arrivammo all'aeroporto, alle tre di notte, di ritorno da Lecce, c'era una gran folla ad attenderci che ci applaudì".L'attacco del Palermo è il reparto che temete di più? "Direi che la squadra siciliana è sistemata molto bene in tutti i reparti, è senza dubbio un avversario difficile, ma noi dobbiamo fare più punti possibili per la classifica". Potrebbe essere proprio la partita di domenica il punto di svolta? "La gara è molto impegnativa, ma non partiamo battuti, ce la dobbiamo giocare con tutti, anche sul campo difficile del Barbera". Domenica pensate di sfruttare al meglio gli spazi? "Purtroppo non abbiamo ancora acquisito la caratteristica di aspettare l'avversario per poi ripartire. Noi dobbiamo fare una partita guardinga e guadagnare qualche spazio, cercando di sfruttare meglio le palle inattive". Che caratteristiche hanno i due presidenti, Cairo e Zamparini? "Zamparini, come Cairo, ha dovuto praticamente allestire una squadra partendo quasi daccapo. Quando sono arrivato io doveva ancora costruire pquasi tutto. Adesso è riuscito a creare una società e una squadra importanti, ma c'è voluto qualche anno per stabilizzarsi, adesso, dopo aver trovato l'equilibrio giusto in serie A è entrato in un palcoscenico importante. E' un fatto fisiologico come per il Toro. Non è facile costruire una squadra nuova e centrare subito la A al primo colpo. Pochissime squadre possono vantare questo traguardo. Anche per il Toro ci vuole qualche anno per trovare la giusta stabilizzazione". L'Atalanta e il Catania, per fare qualche esempio, stanno facendo bene pur avendo ritoccato poco la squadra dell'anno scorso. Forse al Toro ci sono stati troppi cambiamenti? "E' presto per dirlo, aspettiamo fino alla fine. E' vero hanno cambiato poco e si conoscono meglio, inoltre vivono ancora sull'entusiasmo della scorsa stagione. Però vediamo alla lunga cosa succede. Abbiamo un organico ampio e ci vuole tempo per amalgamare il tutto". Ieri in amichevole è stato spostato a sinistra, come si trova in questa insolita posizione per lei? "Non ho particolari problemi, nella difesa a tre i movimenti cambiano, il Palermo gioca con due punte, ma ho già giocato in questo ruolo". Cosa pensa del fatto che dei giovani di buone speranze come Rosina, Konan e Abbruscato non hanno ancora reso al meglio? "I giovani sono quelli che patiscono maggiormente la situazione quando le cose non vanno bene, sentono maggiormente la pressione. Se la squadra va bene senza dubbio anche loro potranno emergere con più facilità". L'altra sera ha partecipato alla serata in memoria di Ferrini, che impressione ha avuto? "Mi sono sentito una formichina al cospetto dei tanti personaggi che hanno scritto una pagina importante della storia del Toro. Quello che però mi ha impressionato maggiormente è che dopo trent'anni Ferrini sia ancora ricordato con così tanta passione, anche da chi non l'ha mai visto giocare. Questo vuol dire che oltre ad essere un grande giocatore dev'essere stata una persona eccezionale anche fuori dal campo".

"Dopo aver parlato con Cairo apparite più sorridenti, vi siete spiegati?

""Veramente non c'era nulla da chiarire, è stato un semplice confronto, come succede spesso in settimana anche con il mister. Credo che scambiarci idee e pareri aiuti a farci crescere. Non è stato un incontro per risolvere dei problemi. Noi tutti abbiamo voglia di migliorare".

"Cambierete approccio in questa partita?

""C'è un po' di timore reverenziale. E' ovvio che non possiamo permetterci distrazioni. Comunque personalmente non parto mai battuto contro nessuno. Di certo non andiamo a fare una gita. Ad ogni modo penso che sarà una bella partita".

"Palermo può reggere fino al termine del campionato in queste posizioni di vertice?

""E' stata allestita alla grande in tutti i reparti, la società è seria, ha costruito una grande squadra. Penso proprio che arriveranno fino in fondo".