Buona la prima!

"di Federico Floris

"Se il buon giorno si vede dal mattino il Toro ha trovato in Blerim Dzemaili il giocatore che cercava: un giovane regista di talento da far crescere al fianco di Corini.Certo, un solo test contro una formazione che milita nella quarta categoria italiana non basta per emettere sentenze definitive ma, considerando che il ragazzo ha usufruito di appena un paio d’allenamenti con il resto della squadra, la stoffa su cui il sarto De Biasi dovrà lavorare pare di pregevole fattura.Dzemaili si è distinto come la nota più positiva del grigio primo tempo vercellese. Si è piazzato davanti alla difesa assumendosi spesso e volentieri l’incombenza di impostare la manovra, puntando su giocate semplici ed efficaci, principalmente di prima intenzione.

"I compagni di reparto Zanetti e Saumel sono incappati in una prestazione un po’ sottotono (il primo perché ancora non al top della condizione, il secondo perché rientrato poche ore prima dagli impegni con l’Austria) ma ciò nonostante Dzemaili ha provato a cucire il gioco, ora con tocchi ravvicinati ora con lanci a cambiare versante. In un paio di circostanze le sue aperture hanno favorito gli inserimenti sugli esterni di Diana e Rubin: questo tipo di giocate devono avvenire con una frequenza notevole se si vuole applicare con efficacia il 4-3-3 e Blerim ha dimostrato di avere nel proprio bagaglio tecnico tale fondamentale.

"Dzemaili ha poi avuto il merito di siglare la prima rete dell’incontro nonché la prima in maglia granata. Un gol all’esordio è senz’altro un buon viatico, non c’è che dire. Oltretutto la rete (complice una deviazione della barriera) è arrivata su calcio di punizione, che lo svizzero di origini albanesi ha calciato di destro a giro. Nella passata stagione il Toro non ha mai trovato il gol su punizione benché in organico vi fossero diversi specialisti. Uno in più non fa certo male.L’ex Bolton è piaciuto abbastanza anche in fase di contenimento con un diversi tackle molto decisi, segnale che l’infortunio al ginocchio è davvero acqua passata e che il regista ventiduenne è portato anche all’interdizione, mostrando un più che discreto senso della posizione e dell’inserimento.