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Cairo: ‘No a premi per fare il proprio dovere’

Urbano Cairo questo pomeriggio è corso al capezzale del Toro malato. Il Presidente ha assistito alla partitella tra la prima squadra e la Primavera (conclusasi con il punteggio di 7 a 0), e al termine della sgambata ha...

Redazione Toro News

"Urbano Cairo questo pomeriggio è corso al capezzale del Toro malato. Il Presidente ha assistito alla partitella tra la prima squadra e la Primavera (conclusasi con il punteggio di 7 a 0), e al termine della sgambata ha tenuto un lungo colloquio con Walter Novellino, prima di incontrare i giornalisti per informarli in merito a tale incontro e per esternare i propri pensieri sul momento della squadra.Cairo è parso, più di ogni altra cosa, concentrato sull’oggi del suo Torino, per nulla attratto da pensieri riguardanti il futuro, per quanto prossimo.

"Riguardo al Mister, riferisce di averlo visto “bene, in forma, concentratissimo. Al suo meglio”, e subito dopo ha smentito qualsiasi ipotesi legata ad un eventuale premio-salvezza, affermando di non averne mai parlato con la squadra (né di essere stato sollecitato in tale direzione dai giocatori), anzi ritenendo “out of question” un argomento simile: “I giocatori per primi vogliono fare bene, non hanno bisogno di premi per fare quel che devono”. Chiuso poi l’argomento con un misterioso “Ho idee migliori… Parlare di premio-salvezza mi parrebbe riduttivo; ho idee migliori”.

"Il Presidente non vuole pensare a nulla che non sia la stretta attualità: “UEFA? Non parlo più di nulla, nessun volo pindarico. Più volte eravamo vicini al salto di qualità e poi non è riuscito, ora vediamo di fare quel che dobbiamo fare, già da domenica, e poi con l’Empoli”. Il Cagliari ha riottenuto i tre punti che erano stati sottratti, ma questo, secondo il pensiero presidenziale, non deve interessare la sua squadra: “Il Toro deve fare il proprio campionato ed i propri punti per poi raggiungere i propri obiettivi. Indipendentemente da eventuali disavventure altrui. Non era una cosa sulla quale covare speranza che non avvenisse”.

"Cairo ha apprezzato alcune parole di Rosina, che ha dichiarato ieri di temere il difficile calendario che si prospetta al Toro, in quanto interpretate come saggia forma di prudenza, poiché in effetti “le insidie ci sono”. Il gruppo deve arrivare a Catania “con la concentrazione giusta, la giusta cattiveria positiva” e, chissà, forse anche con Sereni e/o Barone: “Sapremo domani, dopo l’ecografia”. E sul nuovo pienone nell’infermeria granata, il Pres chiude con una considerazione a tutto campo: “Gli infortuni capitano. E’ uno sport fisico, dove ci sono contrasti, dove si usa il proprio corpo al massimo dello sforzo e delle potenzialità: capitano a tutti, gli infortuni, e anche a noi. Prendiamola come una cosa che può succedere. Non sono né preoccupato né amareggiato dall’attuale situazione: sono concentrato. Oggi sono qui per questo”.