di Alessandro Salvatico
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Camolese: ”Ancora sopra, certo. Però…”
di Alessandro Salvatico
Il mister granata è evidentemente triste per il suo Toro. Come un tifoso. Analizza con lucidità la partita dei suoi, ma prevale, nello sguardo, il rammarico per un...
"Il mister granata è evidentemente triste per il suo Toro. Come un tifoso. Analizza con lucidità la partita dei suoi, ma prevale, nello sguardo, il rammarico per un risultato che si poteva centrare, per il quale si è lottato con ogni goccia di sudore, ma che è sfuggito.
"Giancarlo Camolese, la consolazione è la classifica che lascia il Torino un punto avanti.Certo, siamo avanti, ma avremmo potuto esserlo di più. Oggi abbiamo messo in campo 35 minuti alla grande, abbiamo poi giocato bene, costruendo molto e raccogliendo però poco. Poi abbiamo sofferto, perché il loro centrocampo folto ci poteva mettere in difficoltà, e abbiamo sofferto ancora in apertura di secondo tempo. Dzemaili si era allenato poco, si faticava in mezzo. Poi, gli episodi del calcio, e un rigore (che era giusto concedere) hanno rimesso il risultato in pari, ma abbiamo ancora trovato la forza di reagire, siamo andati ancora più di una volta vicini al gol nel finale; i ragazzi alla fine erano stanchissimi, avevano dato tutto.
"La condizione atletica è parsa confortante.Sì. A mio modo di vedere -e posso parlare solo del periodo dal mio arrivo in avanti- la condizione è in crescita, anche se qualcuno ancora fatica ad arrivare alla fine dei 90 minuti, e qualcun altro magari non dosa al meglio le energie. Devono continuare a credere nel lavoro che fanno, lo spirito di oggi senz’altro è quello giusto.
"Nel secondo tempo, il Bologna ha attaccato, con veemenza e disordine.E’ normale che una squadra disperata si butti in avanti senza tanto criterio, noi nel finale abbiamo avuto ancora le occasioni per trovare la vittoria, c’è stata una palla bellissima di Gasbarroni per Bianchi che però non è riuscito a realizzare un gol che avrebbe magari cambiato tanti giudizi e riflessioni. Il mio compito, però, è andare al di là del risultato: e io vedo grande impegno. Rosina è uscito con i crampi, Barone per un problema a un adduttore, Dzemaili non era al meglio, Stellone non si reggeva più… La mentalità è quella di lottare fino alla fine.
"Se Rosina non si fosse fatto male, magari…?L’idea era quella di liberare lui in avanti e rinfoltire la mediana, appunto con Vailatti in mezzo, perché soffrivamo. Rosina sarebbe stato sgravato da compiti di copertura, libero di fare in attacco; poi i guai fisici non ce l’hanno permesso.
"E ora, in ritiro.Sì, dove magari si trova modo di dire una parola in più, di lavorare sotto l’aspetto psicologico, fornendo sostengo ai ragazzi; e di valutare le condizioni fisiche, nonché di trovare tranquillità.
"La salvezza?Dobbiamo provarci, pur consci delle difficoltà che ci si presentano. Giocando con intelligenza, perché non è il numero degli attaccanti o delle mezzepunte che decide, ma l’atteggiamento che ogni elemento della squadra tiene nei 90 minuti di gioco.
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