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Camolese, calma e concentrazione

di Paolo Morelli

Nella sala conferenze dell'Air Palace Hotel, Giancarlo Camolese è sereno e determinato. Dalle sue parole traspare una calma consapevole, non incosciente. Il tecnico...

Redazione Toro News

di Paolo Morelli

Nella sala conferenze dell'Air Palace Hotel, Giancarlo Camolese è sereno e determinato. Dalle sue parole traspare una calma consapevole, non incosciente. Il tecnico è pronto per la gara di domani, fondamentale, ma sa bene che oltre al Bologna ci sono ancora tre partite da giocare.«Una gara da giocare con lo spirito giusto tenendo ben presente che loro hanno un parco attaccanti di tutto rispetto, con un Di Vaio decisivo in molti casi - spiega -. Il risultato dipenderà, come sempre, da tante situazioni. Ma per mantenere l'incitamento del nostro pubblico dovremo fare una partita "da Toro"». A proposito di pubblico, Rosina ha avuto qualche problema con la tifoseria. «Lui sa che è il capitano - commenta il tecnico - ed è considerato il giocatore più rappresentativo. Ma io sono sicuro che chi l'ha contestato lo sosterrà e ci sosterrà fino alla fine». Intanto tra poche ore scenderanno in campo Sampdoria e Reggina, qualcuno suggerirebbe di fare appello a Mazzarri. «Non faccio appello a nessuno - obietta Camolese - ognuno si giochi il suo campionato. Io mi concentro solo sui miei giocatori, chiedo ordine e intelligenza».Ma quale sarà lo "spirito giusto" per affrontare Toro-Bologna? «Sarà una gara giocata ad altissimo livello - dichiara - e tutti i giocatori, indipendentemente dal ruolo e dal nome, dovranno partecipare sempre ad entrambe le fasi di gioco. Devono restare uniti per 95 minuti». Camolese si affiderà a Calderoni, che giudica un ottimo portiere, e non è escluso un rientro di Pisano, completamente recuperato. «I giocatori sono tutti utili - spiega poi il mister granata - ma l'allenatore deve fare delle scelte. Purtroppo in una rosa di 28 giocatori qualcuno viene utilizzato poco». Lo scarso utilizzo di alcuni elementi non sembra aver creato problemi nello spogliatoio. «E' segno di maturità - commenta il tecnico -. Si è capito che conta molto il "noi". A me basta la professionalità dei giocatori che hanno tanta voglia di far bene». Più che i giocatori, è stata la panchina ad essere molto chiacchierata nei giorni scorsi. «Non ho dato nessuna rilevanza alle voci di un possibile arrivo di Zenga - dice Camolese -, io con Cairo ho un accordo e ne parleremo a fine stagione. Allenare il Toro è un desiderio di molti, io mi ritengo fortunato ad averlo fatto per due volte».