di Edoardo Blandino
toro
Carpe diem
di Edoardo Blandino
Parafrasando la celebre asserzione “squadra che vince non si cambia”, si potrebbe dire “giocatori in forma non si sostituiscono”. In fondo sono i singoli uomini...
Già, perché Di Cesare nell’arco della propria carriera non è mai stato baciato dalla dea bendata e a causa di un fisico piuttosto fragile si è spesso fermato per fastidi o acciacchi. Nonostante un talento che non lo pone di certo alle spalle di qualche più famoso collega di Serie A, il centrale granata ha sempre vissuto buone stagioni in cadetteria. Eppure ci si domanda come mai non sia riuscito a sfondare. La classe non manca, altrimenti non sarebbe stato preso 18enne dal Chelsea.
Di sicuro ha il carattere per mettersi in gioco ed in discussione. Con l’arrivo di Glik sapeva di rischiare di fare tanta panchina, eppure non ha battuto ciglio e si è messo al lavoro, giorno dopo giorno, con grande dedizione. A guidare la squadra c’è un vecchio volpone come Ventura, uno che riconosce l’impegno dei suoi uomini e premia chi lo merita. Così, appena ne ha avuto la possibilità, Di Cesare si è giocato le proprie carte. È stato il migliore in una difesa incerta contro il Cittadella ed è stato tra i migliori in assoluto contro il Varese. A suon di prestazioni ha convinto il tecnico granata. E stasera si giocherà una nuova chance da titolare.
(Foto: M. Dreosti)
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