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Carraro: la Lega ‘prende atto’ delle dimissioni dalla Figc

Il Consiglio di Lega riunitosi a Milano "ha preso atto delle dimissioni di Franco Carraro da presidente della Figc" e nello stesso tempo sottolinea "la necessità per il calcio di darsi regole nuove per restituire alla...

Redazione Toro News

Il Consiglio di Lega riunitosi a Milano "ha preso atto delle dimissioni di Franco Carraro da presidente della Figc" e nello stesso tempo sottolinea "la necessità per il calcio di darsi regole nuove per restituire alla gente, cui esso deve la sua sopravvivenza, l'elemento indispensabile della fiducia nel sistema e nelle sue istituzioni". I consiglieri della Lega Calcio propongono di attingere dal diritto dello Stato per quanto riguarda la disciplina di un codice etico che venga applicato sia agli organi federali, sia alle società di calcio e a tutti i soggetti che ne fanno parte (giocatori, procuratori, dirigenti). La Lega pensa a un nuovo regolamento, con sanzioni "civilistiche e disciplinari a coloro che le disattendessero. Norme che dovrebbero appartenere alla coscienza di tutti ma che recenti esperienze impongono di codificare in maniera esplicita".

Sul fronte delle inchieste giudiziarie, il Consiglio "auspica che gli organi di Giustizia sportiva opereranno con la tempestività e il rigore che i fatti, una volta accertati meriteranno". L'Assemblea straodinaria della Lega Calcio avrà luogo mercoledì 24 maggio e come unico punto all'ordine del giorno ci saranno le dimissioni di Franco Carraro dalla presidenza della Figc.

SCOMMESSE: COINVOLTI QUATTRO BIANCONERI

Nell'inchiesta delle procure di Parma e Torino sul giro di scommesse in Italia e all'estero emerge che sarebbero quattro i giocatori della Juventus coinvolti. I magistrati hanno esaminato movimenti bancari dai quali risulterebbe che i calciatori inviassero somme considerevoli a broker emiliani privi di autorizzazione a raccogliere denaro per scommesse in Italia. Quadro che sarebbe confermato dalle analisi dell'Ufficio italiano cambi. L'indagine si fonda sulla violazione dell'articolo 4 della legge 401 del 1989, che punisce chi "partecipa o organizza scommesse senza essere autorizzato". Ad oggi la Procura di Torino non ha accertato nè il tipo di scommesse nè la disciplina sportiva verso cui erano indirizzate. Viceversa, a Parma gli inquirenti stanno vagliando la posizione dei broker per capirne di più. In seguito alle risultanze emiliane, la Procura torinese potrebbe valutare il cambiamento d'ipotesi di accusa e iniziare gli interrogatori delle persone indagate.