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Castellini, 67 anni da Giaguaro

Sarà anche stato eletto miglior portiere nella storia del Napoli, due anni fa, dagli ascoltatori di Radio Kiss Kiss. Ma Luciano Castellini è, insieme a Bacigalupo che oggi per meri motivi anagrafici e tragici è legato alla...

Diego Fornero

Sarà anche stato eletto miglior portiere nella storia del Napoli, due anni fa, dagli ascoltatori di Radio Kiss Kiss. Ma Luciano Castellini è, insieme a Bacigalupo che oggi per meri motivi anagrafici e tragici è legato alla leggenda più che alla storia, il numero uno per eccellenza anche in granata. E oggi che taglia il traguardo dei suoi primi 67 anni è piacevole ricordare quello che ha rappresentato anche se molti dei nostri lettori erano lì a testimoniarlo.

Non è un figlio del ‘Fila’, Castellini, ché la sua prima formazione da milanese doc è stata nel Monza. E al Toro arriva già formato, a 25 anni, con un ciclo che si sta per aprire anche se in pochi lo sanno. La prima stagione è già da leggenda e lui diventa subito ‘Giaguaro’, per le movenze feline che nessuno della sua epoca aveva e per uno stile che è rimasto inimitabile. Mette il suo sigillo sulla vittoria in Coppa Italia parando anche due rigori a Rivera nel neutro di ‘Marassi’ e poi soprattutto contribuisce a creare un reparto arretrato solidissimo mentre intorno gli costruiscono una squadra. Arriva anche in nazionale, come terzo anche valeva quanto Zoff, partecipando agli sfortunati Mondiali di Germania. Ma soprattutto è il portiere dello scudetto, simbolo di una difesa che è tra le meno battute della serie A, ripetendosi la stagione successiva chiusa con soli 14 gol subiti. In tutto 264 presenze tra campionato, Coppa Italia e coppe europee compresa la Campioni, con uno scudetto e una Coppa Italia.Quando il ciclo granata comincia a scemare reste, sino al 1978 dimostrandosi ancora perfettamente integro tanto che il Napoli non di fa pregare per prenderlo. Anche lì è l’inizio di una nuova era e lui potrà raccontare a tutti di aver giocato, almeno una stagione, insieme a Maradona. E a Napoli ha firmato, nonostante l’età avanzasse, record storici rimanendo imbattuto per quasi un anno solare in casa, fulminato solo da Platini dopo 1.188 minuti effettivi.Poi è diventato maestro lanciandone e perfezionando molti colleghi all’Inter, ché nel Toro non c’è più stato spazio per lui come per altre leggende. Tocca a noi farlo, come a tutti quei tifosi che lo portano nel cuore.Diego Fornero (Twitter: @diegofornero)