"Ha iniziato con il 4-2-3-1, ha cambiato in corsa nel 3-5-2 passando per il 3-4-3. Adesso il modulo del Catania, con il quale spera di acciuffare un'improbabile quando utopica salvezza, è il 4-3-3. La febbre dell'esonero sembra natìa della Sicilia: come il collega Zamparini, quando le cose non vanno bene, anche a Catania si ricorre alla soluzione più drastica. La prima testa mozzata è sempre quella dell'allenatore e, spesso, il tecnico viene usato come capro espiatorio dei peccati commessi da altri. E la dirigenza, in questo caso, ne ha commessi molti, di peccati. I tifosi non perdonano al presidente il fatto di aver venduto Gomez, senza preoccuparsi di trovare un sostituto all'altezza. E questa cessione illustre ha avuto ripercussioni pesanti sull'economia del campionato: ultimo posto. Certo, non solo Gomez. Anche Marchese, e Lodi, ritornato alla base dopo una breve sosta a Genova. Eppure il modulo di quest'anno è lo stesso della passata stagione, quella dei miracoli. Il 4-3-3 che l'anno scorso aveva portato il Catania a bussare alla porta delle big, adesso lo sta condannando ad una dolorosa retrocessione. Senza soluzione di continuità. Come detto in conferenza stampa da Maran ieri pomeriggio, è proprio un gran casino. Dal quale difficilmente la squadra ne uscirà indenne.
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Catania, Maran torna al 4-3-3
Verso Catania-Torino / Il 3-5-2 non funziona: Rolando Maran torna al 4-3-3. Attenzione a Lodi, metronomo del centrocampo. Le punizioni sono il suo pane quotidiano
"Non tutto è perduto, però; l'onore si può ancora salvare. E allora Maran non ci pensa su due volte e decide al netto degli infortunati Almiron, Castro, Rolin, Spolli e Frison di schierare la formazione migliore. Vista la squalifica di Rinaudo, Mariano Izco agirà sulla linea dei centrocampisti (a destra) assieme a Jaroslav Plasil (sulla sinistra). In cabina di regia, ci sarà Francesco Lodi, di cui tutti i portieri di Serie A hanno potuto apprezzare le doti come rigorista e come tiratore di punizioni. Attenzione, quindi, a non concedergli spazio, soprattutto dalla trequarti avversaria in su. Può far male a Padelli. In attacco, le scelte sono obbligate: spazio a Bergessio come punta centrale, spalleggiato da Keko e Barrientos, rispettivamente a sinistra e a destra. Clienti non facili per la difesa granata, che però proverà a fornire la classica prova di sostanza, contando anche sul rientro di un elemento importante come Moretti. Il posto di Izco, spostato a centrocampo, verrà occupato dal connazionale Gino Peruzzi (classe 1992), con doti meno offensive del compagno. Sull'altro versante, agirà Monzon.
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