toro

Catania, Maran torna al 4-3-3

Verso Catania-Torino / Il 3-5-2 non funziona: Rolando Maran torna al 4-3-3. Attenzione a Lodi, metronomo del centrocampo. Le punizioni sono il suo pane quotidiano

Federico Lanza

"Ha iniziato con il 4-2-3-1, ha cambiato in corsa nel 3-5-2 passando per il 3-4-3. Adesso il modulo del Catania, con il quale spera di acciuffare un'improbabile quando utopica salvezza, è il 4-3-3. La febbre dell'esonero sembra natìa della Sicilia: come il collega Zamparini, quando le cose non vanno bene, anche a Catania si ricorre alla soluzione più drastica. La prima testa mozzata è sempre quella dell'allenatore e, spesso, il tecnico viene usato come capro espiatorio dei peccati commessi da altri. E la dirigenza, in questo caso, ne ha commessi molti, di peccati. I tifosi non perdonano al presidente il fatto di aver venduto Gomez, senza preoccuparsi di trovare un sostituto all'altezza. E questa cessione illustre ha avuto ripercussioni pesanti sull'economia del campionato: ultimo posto. Certo, non solo Gomez. Anche Marchese, e Lodi, ritornato alla base dopo una breve sosta a Genova. Eppure il modulo di quest'anno è lo stesso della passata stagione, quella dei “miracoli”. Il 4-3-3 che l'anno scorso aveva portato il Catania a bussare alla porta delle big, adesso lo sta condannando ad una dolorosa retrocessione. Senza soluzione di continuità. Come detto in conferenza stampa da Maran ieri pomeriggio, “è proprio un gran casino”. Dal quale difficilmente la squadra ne uscirà indenne.

"Non tutto è perduto, però; l'onore si può ancora salvare. E allora Maran non ci pensa su due volte e decide – al netto degli infortunati Almiron, Castro, Rolin, Spolli e Frison – di schierare la formazione migliore. Vista la squalifica di Rinaudo, Mariano Izco agirà sulla linea dei centrocampisti (a destra)  assieme a Jaroslav Plasil (sulla sinistra). In cabina di regia, ci sarà Francesco Lodi, di cui tutti i portieri di Serie A hanno potuto apprezzare le doti come rigorista e come tiratore di punizioni. Attenzione, quindi, a non concedergli spazio, soprattutto dalla trequarti avversaria in su. Può far male a Padelli. In attacco, le scelte sono obbligate: spazio a Bergessio come punta centrale, spalleggiato da Keko e Barrientos, rispettivamente a sinistra e a destra. Clienti non facili per la difesa granata, che però proverà a fornire la classica prova di sostanza, contando anche sul rientro di un elemento importante come Moretti. Il posto di Izco, spostato a centrocampo, verrà occupato dal connazionale Gino Peruzzi (classe 1992), con doti meno offensive del compagno. Sull'altro versante, agirà Monzon.