"di Alessandro Salvatico
toro
C’è pari e pari
di Alessandro Salvatico
Per molti tifosi non sarà facile tenere la concentrazione su questa domenica sarda. La tensione, la passione, l'attenzione volano...
"Per molti tifosi non sarà facile tenere la concentrazione su questa domenica sarda. La tensione, la passione, l'attenzione volano già alla febbre del sabato sera prossimo, derby notturno. Eppure, in settimana il presidente Urbano Cairo ha definito la partita di oggi addirittura "la più importante", più della stracittadina, più degli scontri diretti. Forse l'ha fatto proprio per timore che il pensiero sia poco fermo sul Sant'Elia e corra avanti? Forse.
"L'impegno odierno è difficile davvero, per gli uomini di Novellino. Il Cagliari delle ultime settimane mette regolarmente sotto le sue avversarie, compreso il Milan a San Siro (a prescindere dalla sconfitta). Ma mettere sotto il Toro è difficile. Questo è forse il maggior pregio del gioco di Monzon, pregio già apprezzato nella prima parte della stagione scorsa: è raro che i granata siano schiacciati, perchè sanno come rendere arduo agli opponenti l'esprimere il loro calcio. Il contraltare, ormai l'abbiamo imparato, è a sua volta un gioco poco fluido e affatto divertente per Corini e soci, ma in tutta sincerità, se tutto ciò dovesse portare al risultato più ovvio, ossia ad un pareggio, ebbene una "X" in casa del Cagliari è un risultato d'oro.
"Anche perché le dirette concorrenti hanno oggi impegni altrettanto difficili. Il Bologna è già stato sconfitto ieri, e si presenta al Torino l'opportunità di fare un altro passetto avanti in classifica, un passetto verso la salvezza: il Chievo è impegnato a Bergamo, il Lecce a Udine, la Reggina contro la Fiorentina, mentre Siena e Sampdoria, obiettivi a lungo termine della truppa novelliniana, ospitano Milan e Genoa. E il Catania ha il derby a Palermo.Certo, Cagliari è tappa davvero proibitiva: i sardi, settimi in classifica prima di questo turno, hanno vinto in casa 8 degli ultimi 10 incontri, e al Sant'Elia hanno subito appena 8 reti (solo Milan e Siena hanno fatto meglio, con 7). Allegri veleggia verso la zona-Uefa, dopo il primo forte soffio di vento che gli ha gonfiato le vele esattamente un girone fa, a Torino, con il gol di Acquafresca da cui partì il campionato rossoblù.
"L'anno passato, fu una delle tappe più umilianti della gestione Novellino. Il Torino praticamente non scese in campo, il 3-0 fu forse perfino stretto per i padroni di casa. Quella era una squadra che stava iniziando una caduta libera, ricordiamo tutti un Corini smarrito in mezzo al campo. Oggi, Genio ha un altro anno in più sulle spalle ma un'altra sicurezza. Ha in mano le chiavi del gioco del Toro, particolarmente oggi che non avrà al suo fianco Dzemaili. Dovrà sudare su Cossu e far ripartire gli esterni, che dovranno rifornire Bianchi di cross perchè il bomber possa realizzare un gol dell'ex. Perchè un punto sarebbe d'oro, ma se mai ci scappasse qualcosa di più...
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