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Celi, l’arbitro della nebbia: precedenti equilibrati

Glik, Cannavaro e Celi avvolti nella nebbia di Reggio Emilia

Il 23esimo in campo / Il fischietto di Bari scelse di rinviare la partita contro il Sassuolo che si sarebbe poi giocata nel 2016. È il terzo incrocio in campionato

Redazione Toro News

"Quello che andrà in scena sabato prossimo sarà il terzo incontro quest'anno in cui Domenico Celi, arbitro della sezione di Bari, dirigerà i granata. Finora, in stagione il bilancio è negativo: due trasferte, un solo punto. L'ultimo episodio, il più recente, è stato il rinvio della partita contro il Sassuolo: fu ineccepibile la gestione della situazione da parte del direttore di gara, che si prese il tempo necessario per valutare che quella partita non si poteva giocare. La buona conduzione dell'incontro si estese anche al 2016, quando venne disputata effettivamente la sfida: nonostante una partita tirata, l'arbitro diresse bene l'incontro, che si concluse 1-1. Meno fortunata per i granata fu l'altra trasferta, la quinta giornata a Verona contro il Chievo, quando il Torino capitolò sul gol di Castro. Nel complesso, dunque, un pareggio e una sconfitta per Celi e il Torino in quest'anno.

Celi nella nebbia: non si poteva giocare

"Più in generale, invece, i precedenti sorridono maggiormente. Si contano infatti altre 2 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte. La vittoria più dolce è certamente quella del centenario, quando i granata superarono l'Empoli 1-0 il 3 dicembre 2006: questo è anche il primo incontro in cui il fischietto di Bari ha diretto i granata. L'unica vittoria esterna con Celi risale al 2014, quando il Torino espugnò il campo del Chievo grazie all'autogol di Sardo.

"E il Milan? Buono score, con 6 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte tra campionato e Coppa Italia, che diventa 3-1-2 se si considerano soltanto le gare interne dei rossoneri. L'ultima direzione, però, risale a quasi due anni fa: è infatti dalla vittoria corsara del Parma per 2-4, marzo 2014, che il direttore di gara di sabato non vede il rossonero. Quanto sarà gradito il ritorno lo si scoprirà soltanto alla fine della partita.