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Cerci, la multa è un’invenzione

In quest’epoca dominata dai social network due sono le vie: o si sfruttano al massimo i più popolari, a cominciare da twitter e facebook, oppure si agisce classicamente, tramite comunicati stampa. Soprattutto se ci sono...

Federico Danesi

In quest’epoca dominata dai social network due sono le vie: o si sfruttano al massimo i più popolari, a cominciare da twitter e facebook, oppure si agisce classicamente, tramite comunicati stampa. Soprattutto se ci sono indiscrezioni di stampa da smentire, voci che si rincorrono e rischiano di creare ancora più confusione come nel caso Ventura-Cerci.

UN CASO CHIUSO - Caso che non c’è, nonostante ancora questa mattina in molti abbiano voluto tornarci sopra ipotizzando una multa in arrivo per il giocatore, ‘reo’ di aver litigato pesantemente con il suo tecnico e mentore. Da via Arcivescovado nessuna smentita, ché quanto successo tra quelle quattro mura resterà circoscritto lì e soprattutto la punizione pecuniaria per il ragazzo di Valmontone non è affatto in programma. Scelta assolutamente tattica, la sua sostituzione con Birsa, come fanno notare. Tanto che lo sloveno già ad inizio intervallo aveva intensificato il riscaldamento.

MEMENTO FIRENZE - E’ chiusa qui, dunque, soprattutto perché Cerci ha un rapporto burrascoso con i social già dai tempi di Firenze e da quei messaggi della fidanzata che avevano creato una rottura definitiva con i tifosi ma anche molta parte della stampa che segue i viola. Ovvio che adesso voglia andarci molto più cauto, si sia fatto circospetto anche perché ormai sono tutti lì ad attenderlo al varco, a farne la vittima sacrificale di un massacro che sta ripartendo, anche al di là delle disquisizioni tattiche che invece dovrebbero essere l’unica discriminante su cui discutere.

PROBLEMI DI PAROLA - Certo, sarebbe bastato che a fine partita il diretto interessato (l’altro comprensibilmente era k.o. per i problemi di salute accusati) si fosse presentato in sala stampa per chiuderla lì, memore del recente passato. Non è successo. Come non è successo che la notizia dell’operazione a cui si sottoporrà Angelo Ogbonna sia stata comunicata ufficialmente dalla società, ma sbandierata dai principali quotidiani cittadini. In fondo alle volte basta un tweet.Federico Danesi(foto M.Dreosti)