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Che fatica per i granata all’Ossola!

Il totale di 14 vittorie su 26 gare (6 i pareggi e altrettante le sconfitte) non deve fuorviare. L'andamento recente degli incontri tra Torino e Varese evince una difficoltà non da poco per i granata. Le ferite sono ancora apertissime:...

Redazione Toro News

Il totale di 14 vittorie su 26 gare (6 i pareggi e altrettante le sconfitte) non deve fuorviare. L'andamento recente degli incontri tra Torino e Varese evince una difficoltà non da poco per i granata. Le ferite sono ancora apertissime: è proprio l'anno scorso, infatti, che la squadra allenata allora da Sannino diede una vera e propria lezione di calcio al gruppo guidato da Lerda sia all'andata, sia al ritorno. Si trattava proprio della prima partita di campionato, con i granata che esordivano, in una notte di mezza estate, davanti al proprio pubblico. La rete di Obodo non bastò a raddrizzare una partita dominata dai lombardi che andarono a segno con Buzzegoli prima, Neto Pereira poi.

Preludio di una stagione storta? Può darsi, ma di certo nessuno si sarebbe aspettato un passivo così corposo come quello della prima giornata di ritorno, giocata al Franco Ossola. Lì, un Torino annichilito e in cerca di rinforzi utili per raddrizzare una stagione deludente, venne sconfitto per 3-0 grazie alle reti di Frara, Dos Santos e Concas, senza mai impensierire la porta difesa da Zappino. Una sconfitta che lasciò il segno e che, soprattutto, mise a nudo tutte le debolezze di quella squadra.

Altrettanto non si può dire per questo girone d'andata, con i granata che si sono imposti per 2-0 (reti di Stevanovic e Sgrigna) sulla squadra allora allenata da Carbone. Una squadra molto diversa da quella attuale, che, con la guida di Maran, è attualmente al sesto posto a 34 punti.

Statisticamente, il Torino ha faticato molto in trasferta all'Ossola perdendo 5 gare su 13 e vincendone solo 3. Un buon motivo per cercare di ribaltare questi numeri, e, soprattutto, per tenere ben lontana un'avversaria che, bene o male, continua a respirare il profumo della Serie A.

(foto M. Dreosti)