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Chiamparino: ‘Il Toro ce la farà’
Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha indetto stamani una conferenza stampa per fare il punto sulla delicata situazione granata. Il primo cittadino, dopo aver fatto un appello a tutte le...
Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha indetto stamani una conferenza stampa per fare il punto sulla delicata situazione granata. Il primo cittadino, dopo aver fatto un appello a tutte le...
Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha indetto stamani una conferenza stampa per fare il punto sulla delicata situazione granata. Il primo cittadino, dopo aver fatto un appello a tutte le forze politiche sia locali che nazionali, affinché al Toro venga riservato “lo stesso trattamento e pari dignità di altre squadre”, con chiaro riferimento ai casi di Roma e Lazio, ha detto di aver avuto contatti con un solo imprenditore disponibile a subentrare all’attuale proprietà.
“L’assessore al bilancio Peveraro ha avuto un colloquio telefonico con Caruso, amministratore delegato della nuova Ipi, società del gruppo Coppola. Ma l’interesse ad acquisire il Torino Calcio mi è parso molto generico”.
Tuttavia, nel corso dell’incontro con la stampa, sono emerse due notizie importanti, che sembrano aprire a scenari più ottimisti circa la salvezza del Toro: l’agenzia delle Entrate incontrerà lunedì i vertici granata per parlare della rateizzazione del debito Irpef, mentre la questione della fideiussione taroccata potrebbe essere risolta in modo semplice, senza neppure dover attendere il San Paolo o l’intervento di un altro istituto di credito: “Il debito con l’erario fino a poche settimane fa era coperto dai 35 milioni di euro di ipoteca sullo stadio Comunale”, ha spiegato Chiamparino. “
L’ipoteca era stata sostituita dalla fideiussione al momento della presentazione dei documenti relativi all’iscrizione. Basta ritornare alla situazione precedente, visto che l’arco di tempo dello scoperto, dovuto alla falsa fideiussione, è stato molto breve. Spero che prevalga il buon senso e non ci si voglia appigliare a pochi giorni per far crollare l’intero edificio”, ha spiegato il sindaco.
La salvezza del Toro sembra quindi più vicina, ma una nube continua ad agitarsi minacciosa sul cielo granata. “”Se verrà dimostrata la buona fede della dirigenza granata e provato il raggiro, sul quale stanno indagando i magistrati, il termine del 30 giugno non può essere considerato perentorio e invalicabile”, ha detto il primo cittadino torinese. Appunto, se verrà dimostrata la buona fede e il raggiro. Siamo proprio certi che la premiata ditta Cimmi e Tilli abbi agito con scrupolo e non abbia tentato di marciarci su, come dicono a Roma?
Se la magistratura dovesse arrivare alla conclusione che i nostri due prodi sono complici e non vittime, si torna al punto di prima. Col rischio di veder finire i libri in tribunale.
Questa falsa fideiussione continua a pesare come un macigno sulle spalle del Toro, speriamo di levarcelo il più in fretta possibile. I margini per salvare questa società esistono ancora. Nonostante quel che continua a sostenere un certo quotidiano torinese. “Non si è ancora pronunciata neppure la Covisoc, sto sentendo il presidente Carraro quasi tutti i giorni e mi ha confermato che nulla è stato ancora deciso”, ha confermato Chiamparino.
Sarà fondamentale fare fronte compatto per evitare il tracollo e non farsi prendere dalla smania e da gesti inconsulti: nella notte sono stati imbrattati i muri del PalaVela e degli uffici del Toroc. Che il paziente ed encomiabile pubblico granata non perda la calma proprio ora: una via per la salvezza (e la permanenza in serie A) esiste ancora. Percorriamola con fiducia.
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