Chievo – Toro, oggi la decisione definitiva?

" 

"Sarà questa una giornata decisiva per il prossimo 4 maggio granata: oggi, infatti, si riuniscono a Milano il Consiglio e l'Assemblea della Lega Calcio, nella sede milanese di via Rossellini, per decidere definitivamente sulla questione che verte sullo spostamento della partita tra Chievo e Torino, in programma domenica alle 15, collocazione che impedirebbe alla squadra di Ventura di partecipare alla tradizionale commemorazione dei Caduti di Superga nella consueta cerimonia, su alla Basilica dove 65 anni fa si interruppe tragicamente la parabola di una delle squadre più forti di tutti i tempi.

"In Lega dovranno scegliere se sacrificare una tradizione ultradecennale o il dogma della contemporaneità delle partite nelle ultime tre giornate di campionato. Una necessità, quest'ultima, che sarebbe avvertita in misura maggiore visti gli ultimi risultati della squadra di Corini, che dopo una vittoria sul Livorno avrebbe potuto chiudere il discorso salvezza, ma ha invece inopinatamente perso le partite con Sassuolo e Sampdoria, vedendo assottigliarsi la distanza dalla zona rossa a soli due punti.

"Il mondo granata, che si è smobilitato grandemente negli ultimi giorni chiedendo il doveroso rispetto per l'evento più tragico nella storia del calcio italiano, vuole dal calcio un segnale forte, visto che in questa stagione si sono spostate delle partite per motivazioni molto più risibili e visto che non sembra loro giusto che il sacro copione tradizionale del 4 maggio, che vede il Capitano del Toro leggere i nomi dei caduti alle 17.05, debba pagare per gli ultimi risultati negativi dei veneti. Inoltre, a situazioni invertite, non c'è dubbio che i granata sarebbero stati comunque i primi a chiedere lo spostamento della partita.

"Tuttavia, la soluzione più facilmente pronosticabile è quella che vede la conferma dell'orario delle 15 per la partita di Verona: una soluzione che costringerebbe il Toro a pensare ad altre soluzioni per la cerimonia, tra cui quella di far salire al Colle di Superga la Primavera di Moreno Longo. Tuttavia, certamente non tutto è già perduto: le speranze in un gesto di umanità e rispetto da parte del calcio italiano non sono ancora del tutto sopite.