Cocchi, PianetaEmpoli.it: “Il Toro una scommessa persa. E occhio a Mchedlidze…”

"Per presentare la prossima sfida del Torino contro l'Empoli allo Stadio Castellani, abbiamo contattato Alessio Cocchi, collega di PianetaEmpoli (partner con noi del progetto GazzaNet), perché ci parli del momento dei toscani e ci introduca al meglio l'avversario che si troveranno di fronte i granata di Mihajlovic.

"Ciao Alessio. L'Empoli non arriva benissimo alla sfida col Toro, dopo la brutta sconfitta contro il Crotone...

"La sconfitta di domenica è stata molto brutta, nel punteggio ma soprattutto nella prestazione e nell’approccio, contro un avversario che giustamente ha giocato alla morte. Martusciello ha puntato il dito contro tutti i giocatori, che hanno riconosciuto i propri errori. C’è voglia di riscattare la prestazione, che sicuramente non è stata da Empoli.

"Alla sfida contro il Toro, fra l'altro, si arriva dopo gli scossoni di calciomercato.

"E’ stato un mercato molto particolare per l'Empoli: la società ha iniziato questo mercato inseguendo Grassi, per coprire il gap a centrocampo. Grassi, però, non è arrivato, e nelle ultime ore - come è noto - c’è stato lo scossone Saponara: una grande sorpresa per tutti, con l'operazione sviluppatasi in un giorno, e con il giocatore ceduto in una piazza fra l'altro poco gradita da queste parti. A quel punto, senza trequartista, sono riusciti a convincere El Kaddouri. Il giocatore arriva con grandi attese, nel Torino ha saputo esprimersi in maniera positiva. E dal punto di vista tattico, il trequartista è il fulcro della manovra empolese. Tornando alla cessione di Saponara, il neo-viola in questa stagione ha molto deluso, e anche la cessione lo testimonia: in estate lo valutavano 20 milioni, ora lo han venduto a 9....

"El Kaddouri incrocerà la sua ex squadra: sarà della partita?

"Non credo dall'inizio, ha firmato l'altro ieri e solo ieri ha fatto il primo allenamento. In tema di mercato, per la trequarti è arrivato anche il classe '94 Zajc. Potrebbe giocare lui domenica, con El Kaddouri in panchina che potrebbe essere un’arma in più a gara in corso, ma non lo vedo negli 11 titolari contro il Toro.

"Che percezione si ha del Toro da quelle parti?

"La percezione che si ha qui è che il Toro sia stata una scommessa persa. Ad inizio stagione, si percepiva che stesse costruendo una squadra importante e che ci fosse ambizione, io la vedevo tra le prime 6. E’ una squadra che ci ha impressionato molto all’andata, nonostante le assenze di Belotti e Ljajic. Evidentemente, però, qualcosa non ha funzionato: onestamente oggi si fa fatica a pensare che il Toro possa arrivare in Europa, classifica alla mano. Il Torino ha sprecato una grande occasione quest’anno: il rischio è che, il prossimo anno, dei valori dei singoli potrebbero non esserci più. Giocatori come Belotti han molto mercato..

"Nonostante la graduatoria sia ormai compromessa, il Toro arriva ad Empoli con un solo risultato possibile...

"Mi fa piacere che sia ciosì, perché così non si rischia nello 0-0 in cui nessuno prova a vincere. Empoli e Torino sono due squadre che sulla carta si potrebbero accontentare: guardando la classifica, l’Empoli ha diversi punti sopra la zona slavezza, e il Toro ne ha diversi lontani dall’Europa e dunque ci si potrebbe aspettare una partita senza sussulti. Invece mi fa piacere che il Toro voglia il risultato, perché questo contribuirà a dare ulteriore "senso" alla sfida.

"Chi sono i giocatori più temuti trai granata?

"Per come la vedo io. L’Empoli deve tenere d’occhio soprattutto tre giocatori: il primo è Belotti, l’attaccante italiano più forte in questo momento, poi Benassi, il giovane che mi ha impressionato di più, e che nel ruolo di mezz’ala ha pochi rivali in Serie A, e l’altro è l'ex Valdifiori, che conosce Empoli, sa come metterci in difficoltà col suo piede magico. Quest'ultimo è stato uno degli acquisti più azzeccati del Toro.

"Ribaltando la domanda: quali sono, invece, i giocatori dell'Empoli che i granata dovranno tenere maggiormente d'occhio?

"In questo momento Mchedlidze sta molto bene, è in forma, e è in campo con continuità per la prima volta, ed è lui il valore aggiunto. E poi c’è Krunic: sta giocando da titolare, provando a ripercorre la strada di Zielinsky. Ha passo, tecnica e sostanza: da qui ai prossimi anni se ne sentirà parlare. Il terzo, immortale, è Daniele Croce: non stecca mai, non si capisce come sia arrivato solo due anni fa in Serie A...