di Gianluca Sacchetto
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Cofie, come in un anno cambia tutto
di Gianluca Sacchetto
Una presenza in campionato, a Bergamo contro l’Atalanta, e una in coppa Italia. Non sono stati certamente sei mesi felici quelli vissuti da Isaac Cofie in maglia granata sotto la gestione...
Una presenza in campionato, a Bergamo contro l’Atalanta, e una in coppa Italia. Non sono stati certamente sei mesi felici quelli vissuti da Isaac Cofie in maglia granata sotto la gestione Lerda, nonostante le premesse fossero più che buone. Tra lui e Lazarevic, che condivise l’esperienza in maglia granata ma con esiti ben diversi, si diceva che fosse proprio il centrale di centrocampo ghanese classe ‘91 quello con più prospettive, colui che non avrebbe avuto difficoltà ad inserirsi in una piazza come Torino per via del carattere forte. E le referenze non erano di semplici appassionati ma dei responsabili del settore giovanile del Genoa, che negli ultimi anni hanno portato alla ribalta parecchi talenti, con El Shaarawy su tutti.
Invece, in granata pochissime opportunità, soprattutto dopo l’errore commesso a Bergamo. In molti diedero la colpa a Lerda, per avere gettato nella mischia un ragazzino in una partita così importante e da lì in poi a Cofie non vennero praticamente più date opportunità, tanto che a gennaio arrivò il trasferimento al Piacenza. Domani il Toro se lo ritroverà di fronte, lui che è diventato un punto fermo nel Sassuolo di Pea. Ben 921 i minuti giocati in questo campionato, con solo un match saltato. In un anno è davvero cambiato tutto per Isaac Cofie.
(foto: M. Dreosti)
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