"di Della Casa e Blandino
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Cola: ”Miglioreremo ancora”
di Della Casa e Blandino
Siamo presenti a Leinì dove mister Colantuono sta tenendo la conferenza stampa.
"Non mi è cambiato nulla, ritiro o non...
"Siamo presenti a Leinì dove mister Colantuono sta tenendo la conferenza stampa.
""Non mi è cambiato nulla, ritiro o non ritiro è uguale. Di certo siamo riusciti a recuperare qualche giocatore, Antonelli e Sereni, ad esempio. Morello però è un ottimo professionista. Si è allenato benissimo quando non era in nessuna squadra. Vedremo domani se sarà in panchina".
"Sulla formazione: "Non ho ancora deciso il da farsi. Domani decideremo, voglio tenere tutti sul pezzo. Domani si vedrà".
"Domani si affronta il Frosinone, squadra un po' in ambasce come fu per la Salernitana: "Tutt'altro! E' una squadra che sta facendo benissimo. Ha sì degli squalificati, ma sapranno risolvere i loro problemi. Non la considero uno spareggio, o meglio, considero tutte le partite come spareggi. Dobbiamo inseguire, dobbiamo cercare di fare punti. Non possiamo essere superbi".
"Lei, mister, ha sempre detto che i campionati si vincono a partire da Marzo: "In questo caso, però, per noi è un po' diverso. Abbiamo cambiato moltissimo, veramente moltissimo a Gennaio, però abbiamo pigiato sull'acceleratore per trovare la giusta amalgama. Tra l'altro questo campionato è particolarmente difficile. C'è quasi un tatticismo esasperato, e poi le squadre sono tutte in un fazzoletto di punti, quindi la classifica può cambiare di momento in momento."
""A mio parere la squadra sta facendo bene. Nel girone di ritorno siamo secondi in classifica. Tolta la Salernitana non abbiamo fatto male, però dobbiamo migliorare tantissimo in casa. Non è però un tabù Olimpico, perchè i tifosi sono la nostra forza, non il nostro punto debole. Il fatto è che in casa viene esasperato il concetto di vincere. Solo che se non vinciamo in casa, questo si ripercuote per forza di cose anche in trasferta. Per questo dobbiamo assolutamente riconquistare l'Olimpico, anche perchè, lo ripeto, in casa abbiamo i nostri punti di forza".
"Non è quindi un problema di tattica, come si diceva quest'estate quando si pensava a squadre chiuse che venivano all'Olimpico? "Mah. Più che altro adesso le squadre se la giocano sempre e dovunque. Non solo a Torino. Soprattutto in B questo concetto conta poco".
"Ogbonna e Leon, tornati dalle nazionali? "Leon mi sembra sia più riposato. Ogbonna secondo me sta facendo un gran campionato. Tolto il rigore, a Padova ha fatto bene". Ma col Toro però compie quasi sempre un errorino, in Nazionale no.. "E' sempre un discorso diverso. Lui mette sul campo l'esuberanza giovanile. Ed è una cosa molto positiva. Certo, ci vuole continuità, ma non solo lui, tutta la squadra deve ritorvare questo elemento importante".
"Leon resta però un elemento dttile, anche se a volte commette delle ingenuità: "Sì, per esempio con l'AlbinoLeffe. Però è un giocatore che mi sarà molto utile può ricoprire molti ruoli".
""Noi dobbiamo solo restare interessati alla partita. Dobbiamo parlare di tattica e tecnica. Tutto il resto non ci interessa" parla a proposito di tutto quello che trascinde il Toro.
"Qualche battuta anche su Gasbarroni: "E' vero, a volte si estranea dal match, così come a volte Leon e, talvolta, anche Bianchi che magari si allontana dal gioco ma poi ti tira fuori il goal risolutivo. Ma sono giocatori importantissimi. Giocatori tecnici come Gasbarroni e Leon ti danno quell'imprevedibilità che poche altre squadre hanno. Magari perdi un po' a livello di tattica, ma poi vinci la partita".
"Con il 4-42 ci si aspettava magari un po' di gioco sulle fasce, anche se comunque ha sempre dovuto cambiare molto: "Infatti. Diciamo che i veri esterni di ruolo sono Antonelli, Scaglia e Statella. Leon e Gasbarroni sono invece riadattati. Poi comunque questo sistema mi sembra il più adatto, perchè sfrutta meglio le qualità di Bianchi. La decisione è stata anche presa per contingenza. C'era emergenza punti e il 4-4-2, essendo uno schema non molto difficile da apprendere, permette di lavorare in fretta".
"Il mister parla anche del suo passato a Frosinone, quando chiuse la carriera da caciatore: "Eravamo in serie D. Non sarà ricordato con particolare enfasi quel campionato, anche perchè fu abbastanza anonimo. Poi la società era diversa. insomma siamo ad altri livelli adesso".
"Sulla classifica e sull'andata a Frosinone: "38 sono pochi rispetto a quanti potevamo farne. C'è poco da dire. All'andata abiamo anche rischiato di perderla, pur avendo sbagliato un rigore. Comunque possiamo dare e fare di più, ma credo che stiamo crescendo".
"Tornando a parlare dei singoli, in particolare di Bianchi, emerge come metà dei goal segnati siano suoi: "A Perugia non avevo una punta così. Hanno segnato tanti giocatori ma non più di 6 goal a testa. Poi noi in realtà siamo andati con 10 giocatori in goal, la squadra che ne ha portati di più in rete ne ha portati 13, quindi non c'è quella grande differenza. Per quanto riguarda Pià sono comunque soddisfatto. Con me ha fatto 6 partite, anche se in reatlà 4 perchè a Empoli ha giocato solo un tempo e col Brescia è uscito subito. Deve ancora crescere di condizione, così come quasi tutti gli altri. Praticamente noi in campionato stiamo facendo quello che hanno fatto in estate le altre squadre. La nostra preparazione è il campionato, ma non deve essere un alibi. I giocatori, tra l'altro, si stanno sforzando tantissimo. Vogliamo cercare di vincere, di giocare meglio, di migliorare l'intesa, quindi chiediamo di avere un minimo di pazienza, anche se comunque i risultati stanno arrivando. Secondo me col Padova non abbiamo giocato male, nonostante a Padova si dica che non abbiamo mai tirato in porta. A me pare che il secondo tempo ci siamo stati solo noi".
""Se ci facciamo caso, uno dei pochi giocatori che stava giocando era D'Ambrosio, quasi tutti gli atlri giocatori erano mesi che non giocavano. Noi stiamo cercadno di fare il possibile, e dobbiamo fare il massimo. Bisogna però, quando si giudica, considerare tutto questo aspetto che poco emerge dalle varie pagelle che si leggono. La decisione è comunque nostra, quella di cambaire così tanto. Alibi non ne vogliamo, perciò chiediamo un minimo di pazienza".
"Potrebbe essere un bel segnale, perchè la squadra allora crescerà molto: "Certamente, quando saremo cresciuti anche il gioco migliorerà di sicuro. Però noi dobbiamo stare concentratissimi sul risultato".
"La scelta del ritiro e delle porte chiuse: "Non mi pare di essere il primo a volere le porte chiuse, e assolutamente non vogliamo scappare dalla gente. Spesso le prote sono state aperte e ci siamo presi i nostri bei rimproveri, venendo da scofitte clamorose. Le ho chiuse anche per provare varianti tattiche, e poi per evitare eventuali rilassamenti. Avendo vinto contro il Padova preferivo evitare che ci fosse troppa positività. Io continuerò a parlare, il silenzio stampa convolge solo la squadra".
"Tornando alla partita contro la Salernitana: "Abbiamo solo parzialmente recuperato da quella partita. I miei giocatori, che ripeto si stanno sacrificando moltissimo per il Toro, sanno che hanno rischiato molto con quella sconfitta. Comunque restando sempre molto concentrati, sono sicuro che potremo fare risultati importanti".
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