E' una maschera di depressione, Franco Lerda, a fine partita. Messo in discussione dai tifosi, ora anche pubblicamente -in maniera più o meno chiara- anche dalla dirigenza, affronta laconicamente le domande dei cronisti: “A Crotone, il Torino la sua partita l'aveva fatta; oggi non c'é paragone con quella gara”.Non nasconde i guai odierni dei suoi. “Budel mi sembrava avesse qualche difficoltà oggettiva, Obodo é più mezzala, ho pensato che potesse essere il giocatore giusto per il momento specifico della partita. Ma certo con i se e con i ma non si fa strada”. Un pensiero sconfortante: “E' lo stesso film già visto contro il Cittadella: per un'ora siamo andati benino, poi gli ultimi venti minuti li abbiamo giocati davvero con poca convinzione. Oggi non abbiamo neppure iniziato bene, per la verità; il Sassuolo evidentemente ha trovato una forte motivazione”.Perché ancora con questo modulo di gioco, che toglie di mezzo gli esterni? “Ho pensato di riproporre lo stesso modulo utilizzato l'ultima volta perché a Crotone mi era piaciuto”. Problemi -questione che viene riproposta ogni anno- con il pubblico di casa? “non ci sono differenze tra giocare in casa e giocare fuori, dobbiamo cercare di fare il nostro calcio sempre”, dice Lerda, che poi chiude con un: “La classifica? Meglio non guardarla”.
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”Come col Cittadella: é un film già visto”
E' una maschera di depressione, Franco Lerda, a fine partita. Messo in discussione dai tifosi, ora anche pubblicamente -in maniera più o meno chiara- anche dalla dirigenza, affronta laconicamente le domande dei cronisti: “A...
(foto M.Dreosti)
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