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Come rimettere questo Toro in carreggiata

Editoriale / I granata sembrano all'improvviso aver perso la giusta direzione: c'è tempo per rimediare, ma bisogna cambiare qualcosa. Ecco alcune idee

Gianluca Sartori

E' stata decisamente negativa la prestazione del Torino in casa della Sampdoria: si è visto qualcosa in più rispetto a quanto accaduto contro il Lecce, ma non è stato abbastanza. Solo un tiro in porta, a dieci minuti circa dal termine, è un bottino decisamente troppo magro perchè a nostro avviso i granata sono più forti dei blucerchiati. Già, il Torino è una buona squadra e non è possibile che abbia perso tutte le sue qualità nel giro di una settimana. Imponiamoci di ragionare con equilibrio; steccare due partite rientra nella normalità e, se succede a inizio campionato, è chiaro che c'è tempo e modo di rimediare. Appare però inevitabile che si debba pensare a qualche accorgimento per raddrizzare la barca finchè si è in tempo, a qualche cambiamento che sia uno scossone all'umore dei giocatori. Premesso che un tecnico bravo ed esperto come Mazzarri non ha bisogno di consigli, cerchiamo di formulare qualche idea per rimettere in carreggiata questo Toro.

A) Rimettere Nkoulou al centro della difesa, il prima possibile; sia al difensore camerunese che al Torino conviene archiviare tutto quel che è successo e ritrovare unità di intenti. Per ora il rendimento di Nicolas come regista difensivo nessun altro lo può offrire; Lyanco in prospettiva può arrivare a quei livelli, ha la stoffa del bravo difensore ma deve limare alcuni difetti nelle letture di gioco. Piuttosto può giocare sul centro-sinistra, viste le sue doti di marcatura e la predisposizione a gestire il pallone tra i piedi.

B) Puntare su giocatori che garantiscono affidabilità: elementi come Aina e Meité hanno grandi mezzi, ma non hanno ancora capito come sfruttarli. E il loro rendimento è palesemente altalenante. Gli si conceda una pausa di riflessione, gli si faccia capire che il posto da titolare va conquistato con i denti. Laxalt pare pronto per giocare titolare, Ansaldi e Lukic vanno recuperati al più presto.

C) Alzare il tasso qualitativo della squadra: riproponendo il 3-4-2-1 che ha avuto ottimi risultati lo scorso anno e che è stato preparato a lungo in estate a Bormio. La partita contro la Sampdoria ha dimostrato una volta di più che serve oliare il raccordo tra centrocampo e attacco. Verdi (quando è entrato gli sono bastati un paio di palloni per far capire di aver qualcosa in più) e Falque (o Berenguer, finchè Iago non è al top) dietro a Belotti, con Zaza arma in più. Serve un po' di brio alla manovra, che altrimenti risulta troppo prevedibile. E se la squadra vive un calo dal punto di vista fisico, allora servono giocatori che possono potenzialmente trovare le giocate risolutive.