Come si sta bene quassù

di Andrea Ferrini

Sicurezza, autostima, consapevolezza, spirito di gruppo, determinazione, gioia. Quanto emozioni nuove per i colori granata. Sensazioni che non si respiravano da tempo nell’ambiente Toro.

Quest’altitudine quasi disorienta. Fa freschino, quello sì. Con soli +3 gradi è meglio coprirsi, ma basta sporgersi un poco per salire già a +6 se non addirittura a +9. È un tepore che riscalda l’animo ma che non concede distrazioni: basta un attimo per veder scendere il termometro a 0.

Metafore meteorologiche a parte dicevamo che questa situazione non fa sentire a proprio agio la tifoseria. Quanto tempo era che non si vivevano partite con la relativa sicurezza di segnare, prima o poi, o quantomeno di essere in grado di gestire avversari ostici di categoria nel modo meglio possibile?

Siamo sicuri che tutte queste vittorie, questi passaggi azzeccati, questi scampoli di libidine siano validi anche per il Toro?

Qualcuno si ricorda come ci si comporta quando si vince e si vince bene?

Ormai si era quasi assuefatti ad alternare fugaci gioie ad incazzature tremende, volete dire che ci dobbiamo abituare a queste nuove sensazioni?

Calma e sangue freddo, come ormai siamo avvezzi a predicare e ripetere, perché i tempi duri arriveranno, ma sicuramente non sarà troppo difficoltoso abituarsi a questo Torello rinnovato e determinato.

In fondo quassù si sta belli comodi.