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Comi, altra doppietta. Decisiva

di Ivana Crocifisso

Torna l'appuntamento con i giovani talenti granata che hanno spiccato il volo verso altri lidi, pronti a combattere per un posto nel calcio professionistico. Vediamo, nel dettaglio,...

Redazione Toro News

di Ivana Crocifisso

Torna l'appuntamento con i giovani talenti granata che hanno spiccato il volo verso altri lidi, pronti a combattere per un posto nel calcio professionistico. Vediamo, nel dettaglio, com'è andata la settimana di questi ragazzi.

NICOLÒ SPEROTTO. A volte si sa quanto il cambio di allenatore possa incidere e non poco su alcuni giocatori in rosa, che alle volte riaprono una valigia già chiusa pur di giocarsi le proprie chances. Non è il caso di Sperotto, perché nonostante il cambio in panchina e l'arrivo di Zauli, il terzino non ha perso il posto. Partito titolare nella sfida vinta ieri dai suoi, il giocatore è stato però costretto ad uscire per infortunio poco prima della mezz'ora. Domani lo staff emiliano verificherà le sue condizioni.GIANMARIO COMI. Segna, continua a segnare. A Torino su di lui si sono spese milioni di parole, chi malignava – non senza un pizzico di invidia – teneva sempre a precisare che se dal suo score si fossero tolti di mezzo i rigori sarebbe rimasto ben poco. Eccoli qui serviti, quei maligni. Altri due gol nell'anticipo di sabato contro il Padova, decisivi ai fini del 2-1 sui veneti. FILIPPO SCAGLIA. Titolarissimo fino a dicembre, da oltre una settimana è costretto ai box e non rientrerà prima di 6-7 settimane. Per il difensore centrale un problema ad una vena della gamba, con la rottura di un vaso sanguigno che non ha permesso al giocatore di rientrare in questo 2012. SIMONE BENEDETTI. Detto e ridetto. Un giocatore che a 19 anni è titolare fisso in B (e di questi tempi non è normale, come forse lo sarebbe stato anni fa) venendo 'soltanto' da un campionato Primavera, ha davanti a sé un futuro roseo. Simone è a metà tra Torino e Inter, continua a giocare e convincere a Gubbio, ed è ovviamente da tenere sotto stretta osservazione.UMBERTO MIELLO E PIERPAOLO TARASCHI. Insieme, sì, perché accomunati dallo stesso destino. Troppo pochi i minuti giocati, come le presenze (4 per il primo, 3 per il secondo). Venuta meno la regola dei giovani, le possibilità per i due esterni, rispettivamente classe '92 e '91, si sono assottigliate. Che cambino aria? Tutto è possibile. Miello tornerebbe di corsa a Torino, dove Asta lo riaccoglierebbe a braccia aperte. Discorso più complicato per Taraschi, in comproprietà e comunque fuoriquota, anche perché la Spal ha seri problemi societari (nessuno stipendio pagato per questa stagione) e con ogni probabilità si deciderà a fine gennaio.