di Rosso/Brunetti - E' un Cairo in forma smagliante quello che si presenta in conferenza stampa per annunciare formalmente il nuovo main sponsor che da qualche partita già ormai capeggia sulle maglie granata: l'acqua Valmora. Il presidente del Toro presenta i nuovi partner commerciali - i fratelli Damilano - definendoli "gemelli del gol": ''E' da molto tempo che ormai non parlo più in un momento pubblico, in conferenza stampa e quasi non mi ricordo più come si fa'' scherza lo stesso Urbano Cairo all'esordio.
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”Comi? Sia Dg sia settore giovanile”
di Rosso/Brunetti - E' un Cairo in forma smagliante quello che si presenta in conferenza stampa per annunciare formalmente il nuovo main sponsor che da qualche partita già ormai capeggia sulle maglie granata: l'acqua...
Dalla sala stampa dello stadio Olimpico, generalmente inutilizzata durante gli impegni casalinghi del Torino, il presidente ha raccontato come "l'intesa sia arrivata subito: i fratelli Damilano sono portatori di un marchio che da anni ormai collabora con il Torino in qualità di fornitore ufficiale e sono rimasto molto contento di essere riusciti a fare il passo decisivo per raggiungere questa partnership''.
La parola è quindi passata direttamente ai fratelli Damilano che, dopo aver confermato quanto raccontato da Cairo in merito alla solidità dell'azienda ed alla durata delle collaborazioni: ''La nostra azienda è molto forte nel nord ovest, ma vogliamo iniziare ad aprire anche il nostro mercato ad altre zone d'Italia e siccome rivediamo nel Torino una delle società più gloriose con un vasto pubblico sparso per tutto il Paese siamo molto soddisfatti di quest'accordo''.
Tra le varie domande ci si è chiesti se l'accordo è destinato a durare e se, eventualmente, fosse previsto un incentivo in caso di promozione. In questo caso è stato proprio Paolo Damilano a prendere la parola: ''Non si è parlato di bonus 'in caso di...' - scherza - perchè il presidente ma soprattutto il direttore generale Antonio Comi ci hanno assicurato che l'obiettivo non è neanche da essere messo in discussione. A parte le battute abbiamo chiaramente trovato anche un accordo con un diritto di prelazione per la prossima stagione''.
Il presidente Cairo è però stato immediatamente richiamato in causa parlando di Filadelfia: ''L'incontro del 22 ottobre scorso con il sindaco Fassino - ha detto - è stato molto positivo ed adesso recentemente c'è stato un nuovo consiglio della Fondazione Filadelfia: adesso è il momento di incontrarsi tutti quanti, la Fondazione, il sindaco, l'assessore allo sport Gallo e noi''.
Sul discorso del nuovo stadio, invece, l'Olimpico: ''Chiaramente - spiega Cairo - si tratta di un impianto costruito con le caratteristiche per giocare a calcio, ma non contiene i requisiti che attualmente si cercano in uno stadio moderno: il terreno di gioco è molto distante dagli spalti, gli spazi da dedicare a tifosi e appassionati per vivere l'impianto tutta la settimana e non solo durante la partita sono risicati. Certo, c'è da intervenire anche su questo fronte ma sicuramente la priorità negli incontri col sindaco la dedicherò al Filadelfia''.
Durante gli incontri col Comune è mai stato riconosciuto da parte loro un trattamento dispari in materia di concessione degli stadi tra le due squadre cittadine e che fine hanno fatto i milioni deliberati qualche anno fa dalla giunta comunale e poi misteriosamente spariti? ''Non credo sia il caso di continuare ad evidenziare gli aspetti negativi della vicenda: sono noti e tutti li conoscono. Adesso invece è tempo di fare, sono molto fiducioso e sono convinto che potremo veramente e finalmente fare qualcosa d'importante per riportare alla luce questo glorioso stadio: adesso dobbiamo solo incontrarci con Fondazione, Comune, Regione e perchè no anche Credito Sportivo, sebbene abbia appena terminato i lavori per un importante centro sportivo a Catania e sta attualmente lavorando per un altro impianto in Friuli''.
Tornando al calcio giocato, è tempo di rinnovi: Ogbonna? ''Ci stiamo lavorando. Il suo procuratore Branchini ha detto che questa potrebbe essere la settimana giusta? Bene, evidentemente potrebbe avere ragione: sia con lui sia col ragazzo abbiamo un ottimo rapporto, per cui appena riusciremo ad incontrarci sicuramente risolveremo la situazione per il meglio''.
Ed il tecnico Ventura e il diesse Petrachi? ''Con l'allenatore ci troviamo ad un terzo del cammino: finora sta andando tutto bene ed è ottimo. E' un tecnico pieno di qualità e non uno di quei personaggi a caccia di contratto, anche perchè essendo molto bravo sa bene di poter trovare una squadra in qualunque momento: lui stesso aveva chiesto all'inizio un anno solo di contratto per poter valutare bene la situazione, capire come si sarebbe trovato qui, con la squadra, l'ambiente... Sicuramente però è un ottimo allenatore e con lui, un uomo vero di parola, non ci saranno problemi quando ci incontreremo per discutere del prolungamento''.
''Sul direttore sportivo - aggiunge ancora Cairo - anche per lui il discorso è analogo: Petrachi è al mio fianco ormai da due anni, c'è grande fiducia reciproca e conosco e stimo molto le sue qualità. Anche per lui è un discorso tranquillo, sicuramente quando ci troveremo a discuterne non avremo problemi''.
Il sospetto è pero nell'aria: Petrachi e Ventura sembrano annodati a doppia mandata, non è che se dovesse andare via l'uno si porterebbe dietro anche l'altro? ''Assolutamente no - esordisce il presidente - sono molto uniti tra loro perchè si conoscono bene, hanno lavorato molto e bene assieme e si trovano in sintonia di pensiero ed in sinergia di lavoro ma questo non significa che siano siamesi. In ogni caso non sono problemi, questi, che dobbiamo porci''.
Discorso mercato: a gennaio sono previsti interventi? ''Di solito, a parte due anni fa, storicamente ho sempre sbagliato il mercato invernale, per cui c'è da stare attenti. Non dimentichiamo però che abbiamo una rosa di 24 giocatori, con più di un titolare per ruolo, un gruppo molto coeso che sta rispondendo molto bene alle attese: qualche intervento potremmo farlo, ma non aspettatevi grandi interventi''.
Sugli esterni, però, non sarebbe il caso di fare un pensiero? Con Guberti fuori fino in primavera, Pagano ancora alle prese coi postumi dell'intervento di quest'estate e Surraco non propriamente in forma? ''Ne parleremo col mister per valutare se dovesse esserci bisogno: sicuramente la rosa attuale contiene molto giocatori che sono arrivati in prestito o comproprietà ma quest'anno abbiamo imparato che chiunque volessimo prendere dovessimo pretendere anche un diritto di riscatto e così è stato''.
Le domande sono poi state orientate sul settore giovanile, ambito del Torino sul quale TN ripone sempre molta attenzione: la recente sconfitta per 7-0 della Primavera di Asta ed i risultati altalenanti delle varie squadre in questa stagione, unite alla situazione poco limpida in merito alla gestione del settore giovanile: ''Il discorso legato al responsabile - ci tiene ad annunciare Cairo - è molto semplice: in attesa di trovare un profilo che possa essere soddisfacente secondo i parametri che stiamo valutando e per non depauperare altri ambiti delle nostre giovanili - e la scelta di promuovere Benedetti sarebbe stata tale - di comune accordo con Comi abbiamo deciso che lui, che per più di cinque anni ha ricoperto quell'incarico, poteva tranquillamente farsi carico di entrambi gli incarichi, sia direttore generale sia responsabile del settore giovanile''.
I risultati del campo sono però impietosi: ''Come Primavera abbiamo fatto una scelta, quella di privilegiare la leva '93 anzichè i '92 che abbiamo dato in prestito in Lega Pro perchè possano crescere e tornare utili per la Prima squadra: non dimentichiamo che la squadra di Asta è stata molto menomata dagli infortuni e finora stiamo pagando tutto questo, ma come Ventura ha impartito molte conoscenze ai giocatori, così abbiamo fiducia anche in Asta''.
Con l'ultimo excursus sul settore giovanile si conclude la conferenza stampa di Urbano Cairo, la prima occasione ufficiale dopo tanto tempo in cui il presidente è tornato a riprendere la parola.
(Foto: M. Dreosti)
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