Con i piedi per terra

"Stamattina riprendono gli allenamenti del Toro. La pausa che ha seguito il vittorioso esordio interno con il Lecce ha sensibilmente aumentato l’entusiasmo nell’ambiente granata, facile alle esaltazioni quanto alle depressioni.Intendiamoci, il 3-0 sui giallorossi salentini è stato frutto di una prestazione convincente che però va valutata con equilibrio. Si tratta di un buon inizio di campionato a cui però bisognerà dare un seguito, a partire dalla sfida in programma domenica prossima a Reggio Calabria.Lasciarsi andare a proclami ed indicare obiettivi che vadano aldilà di una salvezza tranquilla in questo momento è prematuro.

"Osservare crescere con la giusta tranquillità questa squadra senza aggiungere pressioni può solo che giovare a tutto l’ambiente, in questo modo libero dall’idea di arrivare a traguardi che nel recente passato sono stati solo parole e mai realtà. In particolare iniziare a parlare d’Uefa, o Europa in genere, dopo una sola gara di campionato mi sembra un’operazione fine a se stessa. La società quest’anno ha optato per un profilo basso (che non vuol dire dimesso) ed il mister De Biasi ha più volte indicato di voler procedere “a fari spenti”, indicando nella salvezza il vero obiettivo della stagione.

"Parole dettate dal buonsenso più che da pretattica o scaramanzia. La realtà granata, infatti, nelle ultime due stagioni ha portato altrettante salvezze sofferte. Normale perciò voler progredire un passo alla volta, puntando ad una permanenza in A più serena, più comoda. Magari anche condita da qualche risultato di prestigio e dalla crescita dei giovani in organico oltre che del collettivo nel suo complesso. Così lavorano le società che hanno un “progetto”, termine quantomai abusato nel mondo del calcio. Voler bruciare le tappe e puntare in alto a breve termine ha causato invece in tempi non sospetti bruschi risvegli.