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Coverciano, tempio del calcio italiano

Il Torino ha deciso di andare in ritiro lontano dalla città, è la prima volta della gestione Cairo-De Biasi, arriva dopo una vittoria, dunque non è punitivo, ma di concentrazione. Dopo il brutto periodo di gennaio le...

Redazione Toro News

E’ stata una settimana travagliata quella appena trascorsa riguardo ai campi di allenamento, dove i granata hanno fatto la spola tra Orbassano e Chieri, lasciando perdere al momento il manto sintetico di Grugliasco, non del tutto adatto a preparare una partita per il diverso rimbalzo della palla. In Piemonte si dice che d’inverno tutti i campi siano messi male per il gelo e le intemperie, sarà, ma fino a che il Toro si è allenato al Filadelfia non sono mai esistiti problemi di questo genere e a Torino d’inverno ha sempre fatto freddo, anche più di adesso.

Il manto del Fila ha sempre tenuto, ha continuato ad essere splendido anche in piena devastazione, pensiamo a come è stato riportato per permettere di disputare quella spettacolare partita del 4 maggio scorso. Un prato del genere il Toro attuale se lo sogna, così, in attesa di trovare un giorno l’intesa per ricostruire il vecchio stadio, va in esilio a Firenze, per essere anche più vicino alla prossima tappa di Bologna.

L’aria di Coverciano, del grande calcio, saprà dare la carica giusta ai giocatori, che dovranno sentire sempre più forte il profumo della vittoria per riportare il Toro in alto, dove merita di stare. E intanto i tifosi viola, durante la partita Fiorentina-Lazio, hanno intonato cori di benvenuto per la truppa di De Biasi, attesa in città domani.