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Dal Brescia a Lerda

Una settimana che porta dal passato al futuro, da una mancata promozione domenica sera già quasi dimenticata con la rapida nomina del nuovo allenatore: sguardo in avanti, per il Toro e la sua gente, senza dimenticare...

Redazione Toro News

Una settimana che porta dal passato al futuro, da una mancata promozione domenica sera già quasi dimenticata con la rapida nomina del nuovo allenatore: sguardo in avanti, per il Toro e la sua gente, senza dimenticare gli errori commessi.LUNEDI'. E' un day-after quello che vivono i tifosi del Toro, alcuni sono ancora sulla strada di ritorno da Brescia, gli altri hanno dormito in linea di massimo poco e male. Niente Serie A, il sogno sfumato in Inverno e poi accarezzato in Primavera è sfumato con l'approssimarsi dell'Estate. Colantuono saluta: “Vado all'Atalanta”, ha detto nella serata precedente.MARTEDI'. Chi lo sostituirà in panchina? Si entra subito nel vivo. Sappiamo che Lerda è vicino già da giorni, ma a metà mattina ecco che Francesco Moriero ci gela: “No, ragazzi, allenerò io il Toro”. Non è così, Lerda ci conferma che invece è lui il prescelto. “Mi avevate chiamato già un anno fa...”, ci dice scherzando.MERCOLEDI'. Si avvicina l'ex-mister del Crotone, si innalzano voci relative a contrasti tra Cairo e Petrachi sulla scelta del tecnico: il pres voleva Lerda, il ds voleva Moriero, dunque la scelta del primo sarebbe del “capo”. I due smentiranno il giorno dopo.GIOVEDI'. Il gran giorno della presentazione dell'allenatore. “Lo seguo da tempo”, dice Cairo. “Sognavo di giocare nel Toro, da ragazzo, e l'ho fatto; sognavo di allenarlo, e ora lo farò”, dice Lerda. “E' il miglior giovane sulla piazza”, dice Petrachi. Si fa il punto sulle “zavorre”, come le chiama il ds: Di Michele avrebbe richieste.VENERDI'. Le prime considerazioni sul neo-allenatore da parte dei tifosi sono entusiaste. Emiliano Mondonico: “Mi piace tantissimo il suo atteggiamento”. I nomi dei “fedelissimi” che Lerda si porterebbe dietro: Gabionetta e Morleo. Ma sul secondo, a Torino sono tranchant: “A che ci serve?”.SABATO. In attesa che inizi il ritiro a Norcia, la squadra si riposa mentre i giocatori in comproprietà tengono continui contatti con i propri procuratori: entro il 25 bisogna risolvere le loro situazioni. Chi è stato via in questi mesi non vuole tornare e neppure è particolarmente gradito, ma gli accordi economici vanno trovati.