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Di Michele vuole andarsene?

di Federico Freni

La riflessione che seguirà in questo articolo prende spunto dalle particolari dichiarazioni di Ruggiero, agente di David Di Michele, ad un quotidiano sportivo torinese.

Redazione Toro News

di Federico Freni

La riflessione che seguirà in questo articolo prende spunto dalle particolari dichiarazioni di Ruggiero, agente di David Di Michele, ad un quotidiano sportivo torinese.Dichiarazioni che hanno avuto l’effetto dell’ennesimo boccone amaro, punta di veleno nei confronti del Toro e dei suoi tifosi che mai come in questo momento non meriterebbero la continua lettura di nuovi problemi o presunti tali, accumulati di giorno in giorno come spazzatura davanti all’uscio di casa.Cosa ha detto il procuratore del giocatore?Per sommi capi ha dichiarato il malessere psicologico di David, la sofferenza e l’instabilità di un uomo che non si sente abbastanza apprezzato dal Torino e in special modo da Gianni De Biasi.Ruggiero ha ribadito come dalla lettura dei giornali e dalle parole dello stesso GDB in questo periodo, si sia fatta spazio - nella mente del suo assistito - la consapevolezza di non risultare una primissima scelta di De Biasi, con la conseguenza di non vedersi riconosciuta tutta quella fiducia e comprensione che il giocatore necessiterebbe. Conclusione del messaggio: è innegabile che ci siano problemi con De Biasi ed è meglio trovare in fretta una soluzione.Problemi con De Biasi? Trovare una soluzione in fretta? …Non c’è che dire, Di Michele ed il suo staff vantano una capacità fuori dal comune. Quella di scegliere il momento meno indicato e meno opportuno per rompere le uova nel paniere alla società torinese.O meglio, il momento meno opportuno per il Torino, ma di certo non per il giocatore che molto chiaramente, tramite il suo manager, sta puntando i piedi, adducendo una strumentale ed improbabile mancanza di feeling con De Biasi con il solo scopo di smuovere le acque sul mercato, fornendo una motivazione credibile per lasciare la piazza granata, dato l’interesse di alcune squadre inglesi, Middlesbrough su tutti.Come si fa a credere al procuratore di David Di Michele quando proprio De Biasi continua a ribadire, da un mese e mezzo a questa parte, che, preso atto delle caratteristiche dei suoi giocatori, fonderà il futuro modulo sul 4-3-3, chiaro sistema di gioco perfettamente in linea con le caratteristiche di David?L’allenatore del Torino ha mai utilizzato parole o toni negativi nei confronti dell’attaccante? E, cosa più importante, ha palesato segnali di poca stima verso il giocatore?La risposta è no ed i fatti sposano la nostra tesi, se è vero che appena tornato sulla panchina granata, GDB ha schierato titolare Di Michele che, scontata la squalifica contro l’Inter e impiegato per un tempo contro la Roma, è sceso in campo dal primo minuto contro Napoli Livorno e Fiorentina, rendendosi, tra l’altro, protagonista dei due gol salvezza segnando la rete della vittoria con i partenopei e condividendo al 50% la rete dello 0-1 di Rosina a Livorno, scaturita, lo ricordiamo, proprio da un suo tiro non trattenuto.Arrivati a questo punto, dunque, si percepisce il bisogno che la società utilizzi il pugno di ferro. Interventi chiari, netti, che non lascino interpretazioni di sorta ma che impongano l’autorità che gli spetta.Il Toro non può risultare ostaggio, anche soltanto a livello mediatico, delle parole dei procuratori. Le strategie possono essere molteplici ma assistere a dichiarazioni strumentali come quella di Di Michele, al fine di aprirsi un varco per imboccare l’uscita dal club, generano un pessimismo dilagante ed un atmosfera nebulosa e dubbiosa che può soltanto fare del male al Torino.