di Valentino Della Casa - Alla vigilia della partita, prende parola come di consueto mister Ventura, per fare il punto della situazione e analizzare la sua squadra. "Di Cesare, Guberti e D'Ambrosio vengono con noi, ma andranno valutati sino all'ultimo. Siamo un po' in emergenza, purtroppo,ma dobbiamo saper sopperire alle mancanze".
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”Domani partita difficile”
di Valentino Della Casa - Alla vigilia della partita, prende parola come di consueto mister Ventura, per fare il punto della situazione e analizzare la sua squadra. "Di Cesare, Guberti e D'Ambrosio vengono con noi, ma andranno...
"L'importante è fare punti, dobbiamo raggiungere l'obiettivo. Se riusciamo a farli domani è meglio, sarà una tappa importante, ma soltanto una tappa. Certo, c'è la possibilità di creare un divario, ma mancano ancora tre mesi al termine del campionato".
"Noi dobbiamo avere voglia di migliorare tutti i giorni, la partita è solo una conseguenza di come lavori, se no viviamo sempre di nulla. La partita rientra in un calderone che coinvolge non soltanto la classifica, ma anche la nostra mentalità. Ancora possiamo fare dei passaggi importanti".
"Come vedo la squadra? A Modena pensavo fossimo sereni, e invece guarda che patatrac. No, non conta quello che diciamo, conta quello che facciamo. Certo, possiamo avere delle sensazioni di un certo tipo. Per esempio, abbiamo incontrato il Brescia in momenti fantastici, e le sensazioni erano di un certo tipo. Il Verona sta facendo un campionato strepitoso, ma devo dire che me lo aspettavo, perché già in Estate dissi che potevano avere delle opportunità importanti. Sarà una partita veramente molto difficile, e poi hanno tanta qualità".
Ancora sul Verona: "Concedono pochissimo, se arrivi con sufficienza e qualunquismo, la perdi di sicuro. Ma se ci vai con umiltà e voglia di fare bene, e ti ricordi da dove arrivi, allora puoi fare una buona partita. Torino vive di ricordi, no? E allora ricordiamoci bene tutto, io mi ricordo di tutti i passaggi della mia carriera, e da lì io parto, tutti i giorni, per cercare di fare bene".
"Contratto? Non ne vale la pena parlarne oggi, proprio per niente. Noi ci dobbiamo concentrare sul campo. Io sono arrivato a Torino con grande umiltà e continuo a lavorare in questo modo, per il Toro, perché questa piazza merita qualcosa di importante. E deve ottenerla con una crescita di tutti, dai giocatori, alla stampa, dalla dirigenza, all'ambiente. Non dobbiamo vivere alla giornata". Ma, sia chiaro: "Non è un messaggio a Cairo, perché non è imporante il contratto di Ventura, quanto il contratto che il Toro farà con se stesso".
"Mio padre diceva che se butti un seme, non puoi pretendere che venga fuori un platano. Ci vuole molta pazienza, il mio Toro ne deve avere ancora tanta, perché non siamo ancora arrivati. Siamo una fogliolina, ma dobbiamo ancora crescere tanto. Qui c'è qualcosa di importante, sotto la cenere di varie delusioni. O spolveri la cenere per vivere alla giornata, o annaffia, giorno dopo giorno, per fare in modo che la gente possa tornare a seguirci come una volta. Devi ridare un'immagine di Toro, di Toro vero. Abbiamo fatto un buon lavoro, credo, da dove siamo partiti, ma c'è ancora molto da fare".
Cambiando argomento: "Dal punto di vista fisico i miei giocatori lavorano con grandissimo impegno, l'iomportante è restare sempre collegati con la testa. Quella è la vera fatica, il calciatore non sente i km di corsa, sente il peso psicologico".
Sul turnover in attacco: "Bianchi non ha giocato da titolare le ultime due, ma lo ha fatto Meggiorini. Prima era il contrario, ma quando Meggiorini segna Bianchi corre ad abbracciarlo, quando Bianchi segna Meggiorini corre ad abbracciarlo. L'armonia deve venire prima di tutto, e di problemi non ce ne sono. Bianchi è felicissimo per aver segnato, e lo siamo anche noi. Adesso è importante continuare così, come il Toro tutto, tra l'altro".
"Se conosco un minimo Mandorlini, il quale della B è grande conoscitore a sua volta, non penso che abbia rinunciato ai primi due posti, quindi a provare a vincere domani. No, non mi aspetto un Verona arroccato in difesa, perché di partite ne mancano ancora tante. Guardate la Samp: tutto il pubblico è convinto che la squadra possa raggiungere almeno il sesto posto. Ed in B è possibile, per cui bisognerà stare molto attenti. Il Verona non concede spazi, ed è migliorato moltissimo rispetto all'andata, molto più solida e compatta. Non si vincono nove partite per caso, sarà una partita difficilissima veramente".
Ultime considerazioni, prima del termine della conferenza, sulla risposta del pubblico: "Domani sarà una bolgia, e sarà sicuramente bellissimo, anche perché dimostra veramente l'amore che questi tifosi hanno non solo per il Toro in senso lato, ma proprio per questa squadra. I tifosi ci possono dare una mano, ma alla fine l'importante è come scendiamo in campo. Comunque sarà bellissimo, e ci potrà dare un'ottima carica così come è stato con la Samp".
Termina ora la conferenza stampa.
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