Ad ottobre quando il Torino si presentò a Gubbio per l'undicesima giornata di campionato solo il più pessimista dei tifosi avrebbe pronosticato un risultato negativo per la squadra di Ventura. Settimana dopo settimana quel gruppo che in buona parte era stato rinnovato rispetto alla stagione precedente cominciava a sentirsi squadra, con prestazioni sempre più convincenti da parte dei singoli ed un gioco che iniziava ad intravedersi. Invece, sul campo è arrivato il primo ko stagionale.
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Due bonus sprecati, ora è vietato fallire
Ad ottobre quando il Torino si presentò a Gubbio per l'undicesima giornata di campionato solo il più pessimista dei tifosi avrebbe pronosticato un risultato negativo per la squadra di Ventura. Settimana dopo settimana quel gruppo...
Oggi, a distanza di un girone, il Toro è ancora in vetta alla classifica ma le due gare senza successi al cospetto di Verona e Juve Stabia hanno avvilito parte dell'ambiente, che ora ha paura di rivivere sulla propria pelle gli incubi degli anni scorsi. E' proprio per questo che la partita di sabato contro il Gubbio vale molto non solo in termini di classifica ma anche per preservare la serenità della piazza.
Un successo convincente farebbe dire ai tifosi che gli ultimi dieci giorni sono stati solo una pausa in una stagione da incorniciare, una sorta di incidente di percorso che può capitare in un campionato lungo e massacrante come quello di serie B, che non permette cali di tensione. Un pareggio o, ancor peggio, una sconfitta farebbe invece cadere in depressione l'ambiente e questo sarebbe certamente l'aspetto più importante considerando che all'Olimpico si giocheranno le partite decisive, Pescara a parte, da qui al termine. E questo Toro non può prescindere dai suoi tifosi.
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