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E il capitano?

di Alessandro Salvatico

Il fine settimana del Torino si è chiuso con delle novità, dei ritorni e dei saluti, dei nuovi abbracci e degli addii definitivi. Il club di Cairo ci ha guadagnato o...

Redazione Toro News

di Alessandro Salvatico

"Il fine settimana del Torino si è chiuso con delle novità, dei ritorni e dei saluti, dei nuovi abbracci e degli addii definitivi. Il club di Cairo ci ha guadagnato o perso? Ha riscattato Colombo, elemento più che valido per la categoria cadetta, ad un costo inferiore a 300mila euro, contro il milione che era stato riconosciuto per la prima metà. Ha regalato Lanna al Bologna, e si è ritrovato a sua volta gratuitamente Gasbarroni, giocatore che da Gennaio ad oggi ha reso poco o nulla ma che, se un anno fa veniva pagato dal Genoa (società decisamente abile) quasi cinque milioni, certo oggi non vale zero.

"Parlando con Colantuono, emerge qualche indicazione tattica relativamente alla squadra che l’allenatore ha in testa. Per ora, quel che si abbozza è un centrocampo privo di ali di ruolo, e con un trequartista dietro le punte, un po’ come era il suo Palermo. Sappiamo che Gennaro Delvecchio continua ad essere in cima alle sue preferenze, ma lo spazio per trattate con la Sampdoria non è molto a meno di non voler coinvolgere Rubin, molto gradito ai blucerchiati. E mentre si tratta per Parola, l’elemento d’esperienza che dovrebbe far crescere Gorobsov (ma il Cagliari chiede molto), si fa vivo l’interesse per l’ascolano Belinghieri, 26enne centrocampista offensivo.

"Non è qui che intendiamo anticipare o approfondire il calciomercato del Torino, ma certo alcune mosse, o tentate tali, fanno riflettere, fanno convergere i pensieri su un solo obiettivo: Alessandro Rosina. Perché l’interesse per tanti trequartisti, quando con ogni probabilità Colantuono ne schiererà non più di uno? La conferma di Gasbarroni è un elemento pesante negli equilibri di squadra. Il fantasista ex-Parma, Palermo e Samp è un lusso per la B, e potrebbe essere ceduto per una cifra interessante o rimanere con un ruolo che a quel punto dovrebbe essere necessariamente importante.

"Inoltre, come detto, il tecnico segue altri giocatori dello stesso ruolo. Per tacere del rientro in granata di Di Michele, che pur non ricoprendo una posizione identica finisce comunque per pestarsi i piedi con il capitano (di questo abbiamo già avuto riprova, in campo, e non in senso metaforico). Presenti infine alcune giovani alternative (Suciu, Valtulina), che se non entrano direttamente in concorrenza con Rosina, certo contribuiscono ad aumentare il numero delle possibilità nel suo ruolo.Tutto questo ha un significato? Riflettere è lecito. Tutto tace, dalla fine del campionato, intorno al numero 10 granata. Sappiamo essere arrivate offerte sicure dalla Germania, ma per ora il ragazzo continua a preferire la permanenza a Torino. Ovviamente, la sua non è l’unica opinione ad avere un peso: quella del presidente è che Rosina rimane un giocatore importante, ma non più un simbolo incedibile.

"Si aspettano novità sul destino del capitano, con la certezza che la decisione finale sarà uno dei due grandi spartiacque dell’Estate del Toro (l’altro è rappresentato dall’eventuale permanenza della coppia Dzemaili-Bianchi). Pochi altri elementi potranno dare altrettanto chiaramente la misura delle intenzioni di Cairo per il futuro della squadra granata; rinnovamento o rilancio, queste le due direzioni possibili. Una sola la scelta, e sarà, comunque vada, decisiva.